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Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Introduzione

Il Catasto delle Cavità Naturali dell'Emilia Romagna raccoglie e conserva i dati di tutte le cavità naturali scoperte ed esplorate dai Gruppi Speleologici operanti sul territorio della regione. Per ogni cavità vengono raccolti il rilievo topografico con la planimetria e le sezioni, ed una scheda che riporta le informazioni legate alla sua localizzazione (coordinate geografiche, comune, località e quota), i dati speleometrici (sviluppo planimetrico, profondità), dati geologici, idrologici, archeologici ecc., la storia delle esplorazioni e una breve descrizione.

RA 464 - GROTTA DEL MONTE INCISA

Elaborato ingressi

Elaborato ingressi

Classificazione:
Media importanza speleologica
Comune:BRISIGHELLA (RA)
Località:CA' CO DI SASSO
Aggiornamento dati:
2022-12-02
Descrizione:

Percorrendo la strada provinciale che da Riolo Terme porta a Zattaglia, poco prima dell’abitato, sulla destra si imbocca la strada che sale a Monte Mauro ed al bivio per Ca’ Cassano, si svolta ancora a destra e si prosegue sulla strada sterrata sino alla località Co’ di Sasso. Da qui un ripido sentiero, non segnato, porta in cresta. Percorrendo una stretta cengia si riesce a scavalcare la cresta e scendere di qualche metro in falesia dove si apre un grande crepaccio, posto a 275 m di altezza, questo è uno dei due ingressi della grotta, identificato come ingresso principale. L’altro ingresso è sul versante opposto a quota 260 m, situato in mezzo al bosco, si presenta come un pozzo caratterizzato da tipica erosione a candela.
Poco sotto la cima, in falesia, si trova una larga apertura di origine tettonica che immette in una diaclasi larga circa 2 m con direzione Sud-Nord (340-350°), lungo la quale è impostata tutta la cavità. Vi è un primo saltino di circa 6m, la fessura tende ad allargarsi e si incontra una sorta di stanza allungata con un sassone al centro. Verso il fondo della stanza, dove il soffitto si abbassa, ci si immette in una sorta di cunicolo dove due vacui si uniscono creando un unico pozzo di circa 10m.
Ci si trova ancora nella parte della grotta di origine tettonica, ma le pareti sono riccamente e finemente concrezionate dalle acque di percolazione. Vi sono magnifici esempi di gesso botritico, ricristallizzato e piccole stallatiti attive.
La base del secondo pozzo è costituita da un pianerottolo di riempimento e massi di crollo, in questo punto della cavità si iniziano a notare segni di evidente carsismo, vi sono infatti bei esempi di pendenti antigravitativi. Ciò lascia presagire il passaggio, in tempi remoti, di importanti flussi d’acqua.
Sull’orlo del pianerottolo si apre un nuovo pozzo, anch’esso di circa 10 m che porta nella zona più profonda della grotta dove la spaccatura ha una larghezza di circa un metro ed il pavimento è costituito da grossi massi di crollo.
Si prosegue per una decina di metri in salita e si affronta l’ultimo saltino in discesa di 3-4 m che immette nella zona in cui la diaclasi, lavorata ed allargata dall’azione dell’acqua, da luogo ad un ambiente largo in alcuni punti anche circa 3 m.
Il soffitto è molto alto ed il pavimento è costituito da terra e fogliami che cadono dall’ingresso secondario. Infatti risalendo lo scivolo di terra si nota sulla sinistra la risalita dalla quale si scende entrando dall’ingresso a pozzo posto nel bosco, il salto complessivamente è di circa 13-14 m. Qui il gesso è microcristallino e ben levigato.
Sul fondo della grotta, in prossimità della base dello scivolo, si apre, sulla sinistra, perpendicolare alla diaclasi, uno stretto e levigato cunicolo che in lieve discesa porta ad una stanzetta circolare, alta circa 80 cm. Qui il pavimento è costituito da riempimento e materiale organico ed il soffitto presenta erosione antigravitativa con esempi di piccoli pendenti ricristallizzati. Questo è il punto più profondo della grotta ( -38 m ) e qui confluivano le acque meteoriche provenienti dall’esterno, ma ora per la minor quantità di acqua assorbita ed il terriccio fluitato la via è completamente occlusa. Rimane una piccola spaccatura nella roccia di circa 10 cm dalla quale si percepisce una lieve circolazione d’aria.

Zona speleologica:
VDGMV - Gessi Monte Mauro - Monte della Volpe
Area carsica:
ER AER 4 VGR - Vena del Gesso Romagnola
Unità geologica affiorante:
Formazione Gessoso-Solfifera - Membro di Rio Sgarba
Età:
Messiniano
Autori del rilievo:
Gruppo Speleologico Ambientalista
Sviluppo reale:
135 m
Dislivello totale:
38 m
Mappa di inquadramento
Comune:BRISIGHELLA
Località:CA' CO DI SASSO
Coordinate WGS84:
Latitudine:
Longitudine:
 
Coordinate ED50 / UTM Fuso 32N:
X: 0.0 m
Y: 4000000.0 m
Quota: 252.9 m
 
Mappa dell'ingresso della grotta
Mappa

Rilievo

Pianta e sezione in tavola unica

Rilievo: Pianta e sezione in tavola unica

Foto

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