A luglio 2017, sul fondo della dolina sono presenti due inghiottitoi, entrambi ostruiti da detrito. Non si può avere la certezza di quale costituisse l'ingresso effettivo della cavità.
Nel suo percorso, il torrente attivo riceveva le acque dalla ER BO 273, con la quale era in collegamento fisico.
Nel dicembre 2022, nel corso di un sopralluogo, l'ingresso è stato ritrovato e, al contrario di quanto ritenuto fino ad allora, non costituisce il fondo di un inghiottitoio posto nella valle cieca (che invece reca alla ER BO 273) ma bensì uno scivolo sotto ad una paretina di gesso posta nelle immediate vicinanze dei punti di inghiottimento delle acque. La grotta risulta quindi aperta e percorribile. Lo scivolo reca ad una saletta di discrete dimensioni dalla quale è possibile scendere un salto in libera che porta sulle gallerie del torrente attivo, ampie e con pavimento concrezionato.