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Catasto delle cavità naturali
dell'Emilia-Romagna

Introduzione

Il Catasto delle Cavità Naturali dell'Emilia Romagna raccoglie e conserva i dati di tutte le cavità naturali scoperte ed esplorate dai Gruppi Speleologici operanti sul territorio della regione. Per ogni cavità vengono raccolti il rilievo topografico con la planimetria e le sezioni, ed una scheda che riporta le informazioni legate alla sua localizzazione (coordinate geografiche, comune, località e quota), i dati speleometrici (sviluppo planimetrico, profondità), dati geologici, idrologici, archeologici ecc., la storia delle esplorazioni e una breve descrizione.

BO 679 - SISTEMA CARSICO DEL RIO SGARBA

Panoramica

Panoramica

Classificazione:
Media importanza speleologica
Comune:BORGO TOSSIGNANO (BO)
Località:TOSSIGNANO
Aggiornamento dati:
2023-01-01
Descrizione:

Cavità con due ingressi. I dati sono riferiti all'inghiottitoio.
Si apre subito a monte della martoriata gola di Tramosasso e si sviluppa a pochi metri dalla superficie, con la quale è collegata in vari punti, oltre ai due ingressi considerati principali, cioè in corrispondenza del punto di immissione delle acque e della risorgente. Normalmente la grotta viene percorsa da valle a monte e di seguito viene così descritta, in quanto spesso l’inghiottitoio è intasato da rifiuti e quindi non percorribile.
Risalendo il Rio Sgarba di fronte al piazzale della ex cava SPES si raggiungono alcuni sottoroccia in corrispondenza di un’inquietante e assai recente area di frana. Questa è una prima caotica zona di crollo: l’acqua circola tra grandi blocchi di gesso, collassati dalle pareti della gola. Poco oltre si raggiunge una sala con presenza di pendenti antigravitativi e delle uniche concrezioni calcaree, da qui ha inizio la zona più marcatamente carsica della cavità. Una strettoia immette in un successivo grande ambiente, in più punti in collegamento con l’esterno, uno stretto passaggio conduce poi alla sala di maggiori dimensioni della grotta. Qui si rinvengono grossi blocchi di arenaria, arrotondati dalla fluitazione e marcate erosioni parietali dovute al progressivo approfondimento del corso d’acqua. Per proseguire, si risale tra massi di gesso e si raggiunge un’altra sala e da qui si accede a nuove zone di crollo. Ora la progressione è difficoltosa, si devono superare grossi blocchi di gesso e spesso l’acqua scompare alla vista. Si ha spesso il contatto con l’esterno e dopo una galleria lunga una quindicina di metri si raggiunge il punto in cui il Rio Sgarba entra in profondità. La grotta, ad ogni piena del corso d’acqua, è soggetta a cambiamenti. Il tratto del Rio a monte della cavità si sviluppa completamente in una valle che possiamo considerare cieca nonostante sia
oggi fisicamente “sfondata” nel suo tratto terminale basso, la quale, con i suoi 8 kmq, si può considerare la più estesa della Vena del Gesso. Il rio è affluente in destra idrografica del Fiume Santerno, che raggiunge più a valle dopo un percorso di millecinquecento metri nella Formazione delle Argille Azzurre.

Zona speleologica:
VDGCT - Gessi Monte del Casino - Tossignano
Area carsica:
ER AER 4 VGR - Vena del Gesso Romagnola
Unità geologica affiorante:
Formazione dei Ghioli di Letto
Età:
Tortoniano - Messiniano
Autori del rilievo:
Ronda Speleologica Imolese
Sviluppo reale:
298 m
Dislivello totale:
23 m
Mappa di inquadramento
Comune:BORGO TOSSIGNANO
Località:TOSSIGNANO
Coordinate WGS84:
Latitudine:
Longitudine:
 
Coordinate ED50 / UTM Fuso 32N:
X: 0.0 m
Y: 4000000.0 m
Quota: 135.6 m
 
Mappa dell'ingresso della grotta
Mappa

Rilievo

Pianta e sezione in tavola unica

Rilievo: Pianta e sezione in tavola unica

Foto

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