Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 3, l'ambiente
Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 3, l'uso del suolo
Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 3, il suolo
Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 3, i principali tipi di suolo
Suoli in aree morfologicamente rilevate della pianura alluvionale, ad alterazione biochimica con riorganizzazione interna dei carbonati.
I suoli di quest'unità cartografica sono diffusi nell'intero territorio dei suoli di pianura, ad esclusione del settore nord-orientale; sono associati geograficamente ai suoli dell'unità cartografica 2. Essi interessano una superficie complessiva di circa 5.210 km2, pari al 25% dei suoli regionali.
La conformazione del rilievo è caratterizzata da aree rilevate, quali i dossi (argini naturali, localizzati nella piana alluvionale a crescita verticale, di pertinenza dei fiumi appenninici, e nella piana a meandri del fiume Po), le antiche superfici della pianura pedemontana ed i terrazzi fluviali intrappenninici; rispetto alle adiacenti zone morfologicamente depresse le escursioni del rilievo sono di ordine metrico.
Le quote sono generalmente comprese tra 2 e 70 m, con frequenti valori oltre i 100 m limitatamente al settore occidentale; nei terrazzi fluviali intrappenninici raggiungono anche i 150 m.
Il regime termico è di tipo temperato subcontinentale. Le temperature medie annuali diminuiscono dalla fascia costiera verso l'estremo occidentale, con valori da 14°C a 12°C; le precipitazioni tendono invece ad aumentare, variando da 650 a 800 mm medi annui. Le piogge sono concentrate nel periodo autunno-primaverile, con surplus idrici pari a 100-300 mm; nel periodo estivo il deficit idrico è di circa 150-200 mm, attenuato dall'elevata umidità relativa dell'aria.
L'uso attuale dei suoli è prevalentemente di tipo agricolo, con cerealicoltura, foraggicoltura e colture specializzate intensive (vigneti, frutteti, orti). I processi di urbanizzazione sono stati particolarmente intensi su questi suoli; il sistema insediativo è distribuito lungo le principali vie di comunicazione e si caratterizza per la presenza, oltre che dei capoluoghi provinciali, di una pluralità di poli di medie e piccole dimensioni e di case sparse.
Le elevate rese delle produzioni agricole non comportano la necessità di supporti energetici particolarmente consistenti; il deflusso delle acque a livello locale è regolato mediante opere in larga parte di competenza aziendale. Tuttavia l'impermeabilizzazione edilizia di cospicue aree di suolo rischia di compromettere l'efficienza, a livello dei bacini di scolo delle acque, del reticolo di canali di bonifica e fognari.
I suoli di quest'unità cartografica sono pianeggianti, con pendenza che varia tipicamente da 0,1 a 0,5%; molto profondi; a tessitura da fine a media; a buona disponibilità di ossigeno; calcarei o non calcarei in superficie e calcarei negli orizzonti profondi; profondità utile alle radici elevata; moderatamente alcalini. Localmente sono, da neutri a debolmente alcalini e ghiaiosi.
Questi suoli si sono formati in sedimenti fluviali a tessitura media, solitamente organizzati in strati o con laminazioni.
Rispetto a tali materiali originari, i suoli si sono differenziati per alterazione di tipo biochimico, incipiente o debolmente sviluppata a causa dell'epoca relativamente recente a cui risale la fine della deposizione dei sedimenti.
Oltre che per le lavorazioni agricole e per l'incorporamento di sostanza organica negli orizzonti superficiali, il differenziamento in orizzonti risulta innanzitutto dalla riorganizzazione delle particelle di suolo per l'attività biologica, ad opera di radici e animali scavatori. L'alternarsi di stagioni piovose e di periodi caldi e secchi favorisce inoltre la solubilizzazione e la mobilizzazione dei sali solubili (bicarbonati, solfati, nitrati) e la riorganizzazione all'interno del suolo dei precipitati carbonatici, sotto forma di cristalli, concrezioni, concentrazioni soffici.
Localmente i suoli si sono formati in sedimenti la cui deposizione si ritiene risalga a migliaia di anni fa.
› Comportamento agroforestale e ambientale
Suoli agricoli a moderata differenziazione del profilo con evidenze molto deboli di riorganizzazione interna dei carbonati.
Sono molto profondi a tessitura media o moderatamente fine, calcarei, moderatamente alcalini, con buona disponibilità di ossigeno.
Occupano i dossi fluviali recenti per circa il 42% della superficie dell' Unità Cartografica 3 e sono diffusi principalmente nelle seguenti Unità Cartografica al livello di dettaglio 1:500.000: 3A (64% della sup.);
SANT'OMOBONO franco limosi (Esempio di tipo di suolo dei Calcaric Cambisols dell' Unità Cartografica 3)
Frequenza nella Unità Cartografica: 16.2% della superficie totale
› Comportamento agroforestale e ambientale
Suoli agricoli da moderata a forte differenziazione del profilo, caratterizzati da una decarbonatazione da parziale a completa degli orizzonti superficiali ed accumulo dei carbonati negli orizzonti profondi.
Sono molto profondi a tessitura moderatamente fine o fine, sono moderatamente alcalini, hanno una buona disponibilità di ossigeno.
Occupano i dossi fluviali antichi e conoidi per circa il 24% della superficie dell' Unità Cartografica 3 e sono diffusi principalmente nelle seguenti Unità Cartografica al livello di dettaglio 1:500.000: 3B (83% della sup.); 3C (27% della sup.);
CATALDI franco argilloso limosi, 0,2-1% pendenti (Esempio di tipo di suolo dei Haplic Calcisols dell' Unità Cartografica 3)
Frequenza nella Unità Cartografica: 9% della superficie totale
@Copyright ESA1993 Distribuzione Eurimage, Telespazio per lItalia
- Calcaric Cambisols dell'Unità Cartografica 3, nei dossi fluviali recenti della pianura alluvionale.
- Haplic Calcisols dell'Unità Cartografica 3, nei dossi fluviali antichi e nelle aree di conoide della pianura alluvionale.
Unità Cartografica 2. Suoli in depressioni morfologiche della pianura alluvionale.