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I suoli dell'Emilia-Romagna

Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 4, l'ambiente

Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 4, l'uso del suolo

Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 4, il suolo

Carta dei suoli alla scala 1:1.000.000, U.C. 4, i principali tipi di suolo

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Distribuzione cartografica dell'unità cartografica 4

Suoli nel margine appenninico, antichi, con tracce di alterazione geochimica e ricchi in sesquiossidi; completamente decarbonatati o con accumulo dei carbonati negli orizzonti profondi.

Paesaggi del margine appenninico
Paesaggi del margine appenninico

Paesaggi del margine appenninico

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L'ambiente

I suoli di quest'unità cartografica costituiscono, nel margine appenninico, una sottile fascia di ampiezza decrescente da occidente ad oriente; tale fascia è discontinua, interrotta dai suoli dell'unità cartografica 3, nei terrazzi intrappenninici, e dai relativi alvei fluviali. Questi suoli interessano una superficie complessiva di circa 680 km2, pari al 3% dei suoli regionali.

La conformazione del rilievo è caratterizzata da superfici sommitali ampie e poco inclinate, poste a diverse quote, le quali si raccordano in genere tramite brevi scarpate. Tali superfici si elevano direttamente, e per altezze generalmente modeste, dalla pianura pedemontana. Esse sono solcate da incisioni di varia ampiezza e profondità, con veri e propri versanti solo nelle parti più elevate; il dislivello tra le superfici sommitali e gli impluvi adiacenti rimane comunque poco elevato.
Le quote sono generalmente comprese tra 80 e 250 m .
Il regime termico è di tipo temperato subcontinentale. Le temperature medie annuali diminuiscono da oriente verso occidente, con valori da 14°C a 12°C; le precipitazioni tendono invece ad aumentare, variando da 700 a 850 mm medi annui. Le piogge sono concentrate nel periodo autunno-primaverile, con surplus idrici pari a 100-300 mm; nel periodo estivo il deficit idrico è di circa 150-200 mm.

L'uso del suolo

L'uso attuale dei suoli è prevalentemente di tipo agricolo, con cerealicoltura, foraggicoltura e, meno diffusamente, colture specializzate intensive (vigneti e frutteti). La densità di urbanizzazione è elevata per i suoli nelle superfici più ampie, diminuendo gradualmente verso i rilievi più alti; negli ultimi anni, l'incremento abitativo è dovuto soprattutto ad edilizia residenziale.
Fenomeni di scoscendimento gravitativo, smottamento, erosione per ruscellamento concentrato e discontinuo, comportano particolari cautele nell'utilizzazione dei suoli che sono nei rilievi più elevati.

I suoli

I suoli di quest'unità cartografica sono pianeggianti od ondulati, con pendenza che varia tipicamente da 1 a 15%; molto profondi; a tessitura da fine a media; a moderata disponibilità di ossigeno; non calcarei. Essi variano, all'aumentare della profondità, da debolmente acidi a moderatamente alcalini.
Questi suoli si sono formati in sedimenti fluviali a varia tessitura, con una componente superficiale talvolta ritenuta di origine eolica; la loro deposizione si ritiene risalga a decine, e frequentemente a centinaia di migliaia di anni fa.
Anche durante i periodi in cui si sono verificati gli eventi erosivi più intensi, i suoli non sono stati completamente asportati, né sepolti in modo generalizzato da nuovi sedimenti; e questo per la concomitanza di vari fattori, fra i quali:
- la posizione di cerniera tra la montagna in sollevamento e la pianura subsidente;
- la conformazione subpianeggiante della superficie topografica;
- la copertura forestale, predominante fino al più recente passato.
L'evoluzione dei suoli si è protratta per un tempo particolarmente prolungato; essi sono stati sottoposti a lungo e ripetutamente a condizioni più calde e più umide delle attuali, anche se, presumibilmente, con alternanze stagionali di flussi idrici nel suolo discendenti ed ascendenti, simili a quelle attuali.

I principali tipi di suolo

1.  Haplic Luvisols dell' Unità Cartografica 4

Comportamento agroforestale e ambientale

Suoli agricoli in condizioni stazionali ben drenate che sono stati completamente decarbonatati; hanno rilevanti accumuli di argilla illuviale e di idrossidi di ferro, ai quali si deve il loro tipico colore arrossato.
La tessitura è tipicamente media, la reazione varia tra debolmente acida e debolmente alcalina, la disponibilità di ossigeno è moderata.
Occupano le estese paleosuperfici del margine appenninico per circa il 65% della superficie dell' Unità Cartografica 4 e sono diffusi principalmente nelle seguenti Unità Cartografica al livello di dettaglio 1:500.000: 4A (92% della sup.); 4B (14% della sup.);

GHIARDO franco limosi  (Esempio di tipo di suolo degli Haplic Luvisols dell' Unità Cartografica 4)
Frequenza nella Unità Cartografica: 28.5% della superficie totale

TAVASCA  (Esempio di tipo di suolo degli Haplic Luvisols dell' Unità Cartografica 4, ma caratterizzati dalla presenza di ghiaia negli orizzonti superficiali e profondi)
Frequenza nella Unità Cartografica: 3.1% della superficie totale

RIVERGARO franco limosi, 1-5% pendenti  (Esempio di tipo di suolo degli Haplic Luvisols dell' Unità Cartografica 4, ma a tessitura fine)
Frequenza nella Unità Cartografica: 3.6% della superficie totale

BARCO franco limosi  (Esempio di tipo di suolo degli Haplic Luvisols dell' Unità Cartografica 4, ma con buona disponibilità di ossigeno)
Frequenza nella Unità Cartografica: 11.9% della superficie totale

2.  Vertic Cambisols dell' Unità Cartografica 4

Comportamento agroforestale e ambientale

Suoli agricoli in cui, in condizioni di drenaggio locale confinato, i carbonati sono stati riorganizzati all'interno del suolo, concentrandosi sotto forma di concrezioni negli orizzonti profondi; l'evoluzione del complesso dei processi di alterazione si caratterizza per la formazione di argille di tipo espandibile, con fenomeni di contrazione e rigonfiamento al variare delle condizioni di umidità.
Presentano una decarbonatazione parziale o completa negli orizzonti superficiali ed un accumulo di carbonati in profondità, sono profondi, la reazione è media o moderatamente alcalina, la disponibilità di ossigeno è moderata.
Occupano i terrazzi più rilevati e maggiormente erosi del margine appenninico per circa il 23% della superficie dell' Unità Cartografica 4 e sono diffusi principalmente nelle seguenti Unità Cartografica al livello di dettaglio 1:500.000: 4B (66% della sup.);

MONTEFALCONE franco argilloso limosi, 1-5% pendenti  (Esempio di tipo di suolo dei Vertic Cambisols dell' Unità Cartografica 4)
Frequenza nella Unità Cartografica: 22.7% della superficie totale

Immagine da satellite

@Copyright ESA1993 Distribuzione Eurimage, Telespazio per lItalia

- Haplic Luvisols dell'Unità Cartografica 4, nelle estese superfici del margine appenninico.

- Vertic Cambisols dell'Unità Cartografica 4, nei terrazzi rilevati e maggiormente erosi del margine appenninico.



Unità Cartografica 2. Suoli in depressioni morfologiche della pianura alluvionale.

Unità Cartografica 3. Suoli in aree morfologicamente rilevate della pianura alluvionale.

Unità Cartografica 5. Suoli nel basso Appennino.