Carta dei suoli alla scala 1:500.000, U.C. 2A, l'ambiente
Carta dei suoli alla scala 1:500.000, U.C. 2A, l'uso del suolo
Carta dei suoli alla scala 1:500.000, U.C. 2A, i suoli
Carta dei suoli alla scala 1:500.000, U.C. 2A, i principali tipologie di suolo
Suoli in depressioni morfologiche della pianura alluvionale, con fenomeni di contrazione e rigonfiamento delle argille, deboli evidenze di riorganizzazione dei carbonati, desalinizzazione degli orizzonti superficiali, frequente accumulo di gesso nel substrato.
I suoli di quest'unità cartografica sono diffusi nella maggior parte del territorio di pertinenza dell'unità cartografica 2; interessano una superficie complessiva di circa 1.790 km2, pari al 9% dei suoli regionali.
La conformazione del rilievo è caratterizzata da depressioni di varia ampiezza e di recente o recentissima bonifica idraulica, generalmente fra dossi di corsi d'acqua appenninici; le superfici non presentano asperità di rilievo e sono solcate da una fitta rete di canali artificiali, per il deflusso delle acque di scorrimento superficiale.
Le quote sono di solito comprese tra 3 e 35 m, con progressione decrescente da ovest verso est.
L'uso attuale dei suoli è quasi esclusivamente a seminativo semplice. L'allontanamento delle acque in eccesso nelle stagioni piovose è ottenuto con sistemazioni idrauliche a livello sia aziendale, sia consortile, con frequente ricorso a sistemi di sollevamento meccanico (pompe idrovore); eventuali inondazioni possono risultare di grande estensione e lungo periodo, permanendo fino a quando la rete scolante non sia in grado di smaltire le acque.
La densità di urbanizzazione è estremamente bassa; i movimenti di contrazione ed espansione dei materiali argillosi danneggiano i manufatti (case, strade, canali) e comportano alti costi di manutenzione.
I suoli di quest'unità cartografica sono pianeggianti, con pendenza che varia tipicamente da 0,05 a 0,1%; molto profondi; a tessitura fine; a moderata disponibilità di ossigeno; calcarei; moderatamente alcalini. Sono inoltre frequentemente salini o salino-sodici negli orizzonti profondi (oltre un metro di profondità).
Questi suoli si sono formati in sedimenti a tessitura fine, di spessore superiore ad un metro e mezzo.
Dopo il recente prosciugamento, conseguito con la bonifica idraulica, i suoli erano in larga parte salini, con elevato contenuto di cloruro di sodio anche negli orizzonti superficiali. Il dilavamento meteorico, spesso accelerato dalle passate utilizzazioni a risaia, ne ha determinato la desalinizzazione fino a profondità che variano secondo il franco di bonifica.
Sono molto deboli le evidenze di riorganizzazione interna dei carbonati. Col variare dell'umidità, l'alternarsi di fenomeni di contrazione e rigonfiamento dei materiali argillosi comporta una strutturazione del suolo di tipo meccanico, che tende ad uniformare il profilo.
› Comportamento agroforestale e ambientale
Suoli agricoli caratterizzati da una evoluzione condizionata dal regime idrico fortemente contrastato nel corso dell'anno, che determina, al variare delle condizioni di umidità, l'alternarsi di fenomeni di contrazione e di rigonfiamento dei materiali argillosi.
Sono molto profondi, a profondità utile alle radici moderatamente elevata, a tessitura fine, tipicamente molto calcarei, moderatamente alcalini e hanno disponibilità di ossigeno moderata.
Occupano le depressioni della piana alluvionale per circa il 68% della superficie dell'Unità Cartografica 2A e sono diffusi principalmente nelle seguenti Unità Cartografiche al livello di dettaglio 1:250.000: 2Aa (75% della sup.); 2Ab (40% della sup.).
RISAIA DEL DUCA argilloso limosi (Esempio di tipo di suolo dei Eutric Vertisols dell' Unità Cartografica 2A)
Frequenza nella Unità Cartografica: 68.3% della superficie totale
In questa unità cartografica sono inoltre presenti:
- suoli agricoli con tracce di idromorfia già negli orizzonti superficiali e con accumuli di gesso a circa un metro di profondità. Occupano le aree maggiormente depresse delle valli alluvionali.