Brachisinclinale nella Formazione di Ranzano (sinclinale a barca o a canoa), il cui asse è tagliato dalla valle del Chiarone; questa struttura risalta in modo esemplare nelle forme del paesaggio, influenzando l'assetto geomorfologico di tutta l'area.
Sinclinale Olgisio - Foto Bertolini
Sinclinale Olgisio - Foto Bertolini
Geografia
Superficie totale: 440.73 ettari.
Quota altimetrica minima 237.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 603.9m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Il torrente Chiarone, affluente in destra del T. Tidone, all'altezza di Chiarone attraversa un'area estremamente peculiare, dove la struttura geologica si riflette in modo esemplare nelle forme del paesaggio. Si tratta di un settore in cui affiorano le Marne di M. Piano e la Formazione di Ranzano (unità epiliguri), deformate in brachisinclinale (sinclinale "a barca" o "a canoa"). Questa peculiare struttura appare sospesa sui territori circostanti, dove affiorano le Argille a palombini e la Formazione della Val Luretta, in forte risalto morfologico ai margini per la presenza delle arenarie quarzoso feldspatiche della Formazione di Ranzano, Mombro di Pizzo d'Oca ("Ranzano bianco"), molto resistenti all'erosione. Interessante l'affioramento, al nucleo della brachisinclinale, dell'orizzonte caotico interno alla formazione di Ranzano riferito al Membro della Val Pessola.
Nelle alture che fromano l'orlo della struttura, dominanti sul territorio circostante, sono presenti tracce di insediamenti antichi, a partire dal Neolitico, e si eleva il castello medioevale della Rocca di Olgisio.
L'area è segnata anche da altre peculiarità geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche, come bacini calanchivi ai piedi delle pareti rocciose, sorgenti di contatto, frane e paleofrane, terrazzi fluviali, cavità da alterazione-erosione eolica tipo tafoni.
Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
"Geomorfologia del bacino del T. Tidone (a monte della confluenza del T .Luretta) aspetti generali con esemplificazioni di dettaglio." - Oddi [1993] Tesi Sperimentale in Scienze Geologiche. Università degli Studi di Pavia.
Avvertenze
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I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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