Ex miniera di calcopirite che sfruttava una grande lente mineralizzata a solfuri misti di ferro e rame presente tra serpentiniti, dove le ricerche iniziarono nel 1907, successivamente attiva tra il 1948 al 1970.
Geografia
Superficie totale: 12.16 ettari.
Quota altimetrica minima 710.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 820.9m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Ex miniera di calcopirite attiva dal 1948 al 1970, che sfruttava una grande lente mineralizzata a solfuri misti di ferro e rame, presente nelle serpentiniti comprese tra le Argille a Palombini. In quest'area le prime ricerche metallifere risalgono al 1907.
L'area è interessata da estesi depositi di frana quescente complessa.
"L'attività estrattiva e le risorse minerarie della Regione Emilia-Romagna" - Scicli Attilio [1972] Poligrafici Artioli, Modena.
Avvertenze
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I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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