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I suoli dell'Emilia-Romagna
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Descrizione

Questi suoli caratterizzano in maniera predominante l'unità cartografica "Maccolina 2" che è costituita da un'unica delineazione.
Essi hanno colori da bruno oliva a bruno oliva chiaro, tessitura franco limosa e sono moderatamente alcalini e molto calcarei, il substrato, a partire da 100 cm circa, ha tessitura franco limosa, colori da bruno oliva a bruno oliva chiaro ed è molto calcareo.
Questi suoli rientrano negli Udifluventic Ustochrepts limoso fini, misti, mesici secondo la Tassonomia del suolo e nei Calcaric Cambisols secondo la Legenda FAO.

Qualità agronomiche dei suoli

I suoli "Maccolina 2" hanno qualità agronomiche molto simili ai suoli "Maccolina 1" dai quali differiscono in parte per comportamento fisico-meccanico e chimico. Infatti in questi suoli il minor contenuto di argilla lungo il profilo, da un lato può aumentare il rischio di formazione di croste, soprattutto se associato ad un basso contenuto in sostanza organica, dall’altro riduce le precauzioni da adottare nelle lavorazioni del suolo: possono essere effettuate facilmente con attrezzature di limitata potenza. Diminuiscono inoltre i tempi di attesa perchè si ripristino le condizioni ottimali di umidità dopo piogge prolungate: 2-3 giorni. I valori di calcare attivo non interferiscono sulla scelta delle colture agrarie.

Profilo rappresentativo dei suoli

Profilo suoli Maccolina 2


Sigla profilo: E/7701/V/3
Località: Azienda sperimentale "Naldi", Tebano di Faenza (RA)
C.T.R. 1:25.000: 239 NO
Uso del Suolo: Frutteto
Data di rilevamento: 2.10.1992
Rilevatori: Carla Tomassetti
Quota: 59 m s.l.m.

I colori si riferiscono al suolo umido, salvo diversa indicazione. Il suolo è stato descritto allo stato umido.

Ap1 0-30 cm; franco limoso, di colore bruno oliva (2.5Y 4/4); frammenti poliedrici subangolari grossolani, moderatamente sviluppati; molti macropori, fini, continui; presenza di canali e coproliti di lombrici; poche radici; comuni concrezioni di carbonato di calcio, medie; violenta effervescenza all'HCl; limite graduale lineare.

Ap2 30-95 cm; franco limoso, di colore bruno oliva (2.5Y 4/4); frammenti poliedrici subangolari grossolani, fortemente sviluppati; molti macropori, medi, continui; presenza di canali e coproliti di lombrici; poche radici, medie; comuni concrezioni e concentrazioni soffici di carbonato di calcio, medie; pochi noduli ferromanganesiferi, medi; violenta effervescenza all'HCl; limite chiaro limeare

Bw 95-120 cm; franco limoso , di colore bruno oliva chiaro (2.5Y 5/4); struttura poliedrica subangolare grossolana, moderatamente sviluppata; molti macropori, fini, continui; poche concrezioni di carbonato di calcio; violenta effervescenza all'HCl.

Analisi delle caratteristiche del suolo
Analisi/Profondit 0-30 cm 30-95 cm 95-120 cm
sabbia (m)
2000-250 1 2 1
250-100 3 3 3
100- 50 13 12 14
totale (2000-50) 17 17 28
limo (m)
50-20 24 23 21
20- 2 35 34 37
totale (50-2) 59 57 58
argilla (<2m ) 24 26 24
pH (in H2O) 8,2 8,1 8,2
CaCO3 totale(%) 18 21 16
CaCO3 attivo(%) 4 4 5
Sost.Organica(%) 1,1 1,2 1,0

Variabilità delle caratteristiche dei suoli e ricollegamento all'Archivio Regionale dei Tipi di Suolo

La maggior parte dei caratteri del suolo rilevati rientrano nei campi di variabilità delle caratteristiche ammessi per la serie Bellaria, eccetto che per il mancato rilevamento nè diretto nè indiretto del substrato ghiaioso a partire da 180-250 cm e talvolta per divergenze minime di colore (1 punto di value). La serie Bellaria, descritta nell'Archivio Regionale dei Tipi di Suolo-1994, è caratterizzata da un'elevata variabilità granulometrica, rilevabile all'interno delle singole unità di gestione, sia in superficie che lungo tutto il profilo ed è perciò stata classificata secondo il sistema tassonomico americano (Soil Taxonomy) nella famiglia granulometrica "loamy" con un campo di variabilità delle tessiture che abbraccia le famiglie "fine loamy" e "fine silty"1 Il rilevamento di dettaglio condotto in azienda ha consentito di suddividere anche i singoli appezzamenti in unità cartografiche diverse così che il suolo rilevato in esse come dominante rientra in un campo di variabilità, per quanto riguarda le tessiture, compreso nelle caratteristriche ammesse per la serie Bellaria ma molto più ristretto così da rendere superfluo il ricorso alla famiglia granulometrica generica "loamy".

In ambito aziendale è stata rilevata la seguente variabilità delle caratteristiche:

Gli orizzonti Ap, spessi circa 50 cm, hanno tessitura franco limosa (l'argilla varia dal 22 al 26%; la sabbia totale è compresa tra il 10 ed il 20%); essi hanno colori con hue 2,5Y, value 4 o 5 e chroma 4

Gli orizzonti Bw (o Ap2), spessi circa 50 cm, hanno tessitura franco limosa (l'argilla varia dal 24 al 26%; la sabbia totale è compresa tra il 10 ed il 20%); essi hanno colori con hue 2,5Y, value 5 o 4 e chroma 4

Gli orizzonti C, a partire da 100 cm o più, quando rilevati presentano tessitura franco limosa e colori con hue 2,5Y, value 5 e chroma 4.

Distribuzione in ambito aziendale

L'unità cartografica "Maccolina 2" è costituita da un'unica delineazione, dell'estensione di circa 2 ha, localizzata negli appezzamenti ad ovest ed a sud-ovest del centro aziendale, a ridosso dell'asta del Senio. La maggior parte delle osservazioni presenta caratteri del suolo compresi entro i campi di variabilità sopra descritti. Qualche unità di campionamento, nella parte più meridionale della delineazione, presenta orizonti profondi a tessitura franca.