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I suoli dell'Emilia-Romagna
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Descrizione

Questi suoli caratterizzano in maniera predominante l'unità cartografica "Maccolina 3" che è costituita da un'unica delineazione.
Essi sono moderatamente alcalini e molto calcarei; hanno orizzonti superficiali, di colore bruno oliva, a tessitura franco limosa ed orizzonti profondi di colore da bruno oliva a bruno oliva chiaro, a tessitura franca. Il substrato, a partire da 80 cm circa, ha tessitura franco limosa, franca o più grossolana, colori bruno oliva chiaro ed è molto calcareo.
Questi suoli rientrano negli Udifluventic Ustochrepts franco grossolani, misti, mesici secondo la Tassonomia del suolo e nei Calcaric Cambisols secondo la Legenda FAO.

Qualità agronomiche dei suoli

I suoli "Maccolina 3" hanno qualità agronomiche condizionate dal basso contenuto in argilla.

Non esistono significative limitazioni fisiche allo sviluppo degli apparati radicali fino a più di un metro di profondità. Oltre sono presenti strati massivi. Le caratteristiche degli elementi strutturali determinano condizioni favorevoli alla radicabilità dell'intero volume di suolo tranne che nel substrato a struttura massiva in cui la radicabilità si riduce in parte. La moderata stabilità strutturale dovuta alla presenza di limo superiore al 45-50% e di argilla <18%, soprattutto se associata a una bassa quantità di sostanza organica, può causare, in seguito a piogge di forte intensità su suolo lavorato finemente, la formazione di croste di spessore moderato con molte fessurazioni. Queste croste impediscono solo in parte l'infiltrazione dell'acqua, ma possono ostacolare la germinabilità delle piantine. Per le specie a minor "forza" germinativa possono aversi fallanze. La bassa percentuale di argille espandibili impedisce, di fatto, la formazione di crepacciature del suolo anche durante il periodo secco. La tessitura media nello strato superficiale determina una moderata coesione degli aggregati allo stato secco: le lavorazioni possono quindi essere effettuate facilmente con attrezzature di limitata potenza. Gli organi rotanti possono subire un consumo a causa dell’effetto "abrasivo" delle particelle sabbiose.

Non insorgono difficoltà per operare quelle lavorazioni (sia superficiali che profonde) che necessitano di notevole tempestività e che vengono effettuate in periodi dell'anno dove l'insolazione e la temperatura non favoriscono l'evaporazione dell'acqua (autunno e primavera). In tali periodi dell’anno il tempo necessario, perchè si ripristinino le condizioni di ottimali di umidità dopo piogge prolungate, è molto ridotto: 2 giorni.

Durante tutto l’anno difficilmente si manifestano situazioni che determinano un rischio di sprofondamento e slittamento delle macchine operatrici.

Anche la dinamica dell'acqua in questi suoli è condizionata dalla tessitura. La quantità utilizzabile dalle piante è alta, infatti la tessitura e la struttura sono favorevoli all'accumulo di elevate quantità di acqua facilmente utilizzabili dalle piante coltivate. Sempre la tessitura e il tipo di struttura permettono all'acqua in eccesso di penetrare con facilità lungo il profilo, in profondità la permeabilità del suolo è elevata. Durante la stagione di crescita delle piante non si verificano eccessi di umidità tali da condizionare la crescita regolare delle colture agrarie; condizioni di anerobiosi, determinate dalla temporanea presenza di strati saturi d'acqua, possono manifestarsi talvolta nel periodo primaverile oltre 120 cm di profondità. Al termine di periodi umidi il suolo si prosciuga facilmente.

Relativamente al comportamento chimico di questi suoli va segnalata la presenza di valori di pH e tenori in calcare attivo favorevoli all'attività vegetativa e alla produttività delle colture agrarie normalmente diffuse sul territorio regionale. La quantità di colloidi argillo-umici è tale da permettere al suolo di trattenere con facilità gli elementi fertilizzanti già presenti e/o apportati con le concimazioni. Il complesso di scambio e saturato in gran parte da ioni colcio e magnesio.

Profilo rappresentativo dei suoli

Profilo suoli Maccolina 3


Sigla profilo: E/7703/P/2
Località: Azienda sperimentale "Naldi", Tebano di Faenza (RA)
C.T.R. 1:25.000: 239 NO
Uso del Suolo: Frutteto (Actinidia)
Data di rilevamento: 23.11.1994
Rilevatori: G. Benciolini
Quota: 55 m s.l.m.

I colori si riferiscono al suolo umido, salvo diversa indicazione. Il suolo è stato descritto allo stato umido.

Ap 0-50 cm; franco , di colore bruno oliva (2.5Y 4/4); frammenti poliedrici subangolari grossolani; macropori fini, 0,5%; comuni radici fini; violenta effervescenza all'HCl; limite chiaro lineare.

Bw 50-80 cm; franco , di colore bruno oliva (2.5Y 4/4); aggregazione poliedrica subangolare grossolana, debole; macropori fini, 0,5%; poche radici fini; violenta effervescenza all'HCl; limite chiaro lineare.

C1 80-105 cm; franco, di colore bruno oliva (2.5Y 4/4) con poche screziature di colore grigio (5Y5/1) e bruno giallastro scuro (10YR4/6); massivo; macropori fini, 0,3%; poche radici fini; violenta effervescenza all'HCl; limite chiaro lineare.

C2 105-140 cm; franco limoso, di colore bruno oliva chiaro (2.5Y 5/4); massivo; macropori fini, 0,3%; poche radici fini; violenta effervescenza all'HCl.

Analisi delle caratteristiche del suolo
Analisi/Profondit 0-50 cm 50-80 cm 80-105 cm 105-140 cm
sabbia (m)
2000-250 5 4 4 2
250-100 19 24 20 15
100- 50 8 7 11 9
totale (2000-50) 32 35 35 26
limo (m)
50-20 23 24 23 26
20- 2 26 25 25 30
totale (50-2) 49 49 48 56
argilla (<2m ) 19 16 17 18
pH (in H2O) 7,6 7,7 7,8 7,7
CaCO3 totale(%) 20 21 24 19
CaCO3 attivo(%) 5 5 6 6
Sost.Organica(%) 1,7 1,4 1,4 1,6
C.S.C. (m.eq/100g) 11,82 10,73 11,54 13,39
Ca+Mg (m.eq/100g) 10,87 10,30 11,16 12,94
Na (m.eq/100g) assente assente assente assente
K (m.eq/100g) 0,95 0,43 0,38 0,45

Variabilità delle caratteristiche dei suoli e ricollegamento all'Archivio Regionale dei Tipi di Suolo

Questi suoli caratterizzano in maniera predominante l'unità cartografica "Maccolina 3" che è costituita da un'unica delineazione.

I suoli "Maccolina 3" sono ricollegati con legame doppio e marginale con la serie Bellaria, con la quale condivide soprattutto le peculiarità fisiografiche delle superfici, l'ambiente deposizionale e le dinamiche, ad esso correlate, relative alle acque sottosuperficiali e profonde, e con la serie Villalta, alla quale si presenta simile soprattutto per i caratteri della tessitura. In queste superfici, probabilmente interessate da periodiche inondazioni ed apporti di materiali fino a tempi relativamente recenti, i suoli presentano una modesta evoluzione, legata ad una debole ristrutturazione delle particelle in aggregati con struttura propria.

In ambito aziendale è stata rilevata la seguente variabilità delle caratteristiche:

Gli orizzonti Ap, spessi circa 50 cm, hanno tessitura franca o franco limosa (l'argilla varia dal 18 al 26%; la sabbia totale è compresa tra il 10 ed il 35%); essi hanno colori con hue 2,5Y, value 4 e chroma 4

Gli orizzonti Bw (o Ap2), spessi 20-35 cm, hanno tessitura franca (l'argilla varia dal 15 al 25%; la sabbia totale è compresa tra il 30 ed il 50%); essi hanno colori con hue 2,5Y, value 5 o 4 e chroma 4

Gli orizzonti C, a partire da circa 80 cm, quando rilevati presentano tessitura franco limosa, franca o più grossolana e colori con hue 2,5Y, value 5 e chroma 4; talvolta sono presenti screziature ridotte con chroma 1 o 2.

Distribuzione in ambito aziendale

L'unità cartografica "Maccolina 3" è costituita da un'unica delineazione, dell'estensione di circa 1,4 ha, localizzata in posizione centrale nel territorio aziendale. La maggior parte delle osservazioni presentano caratteri del suolo compresi nei campi di variabilità sopra descritti, tranne sporadiche eccezioni per quanto riguarda la tessitura che può essere più grossolana nelle posizioni più vicine all'asta del fiume.