Attività dell'Azienda

L'Azienda Agricola Sperimentale "Modenese" è una società consortile, associata al C.E.R.A.S. dal 1991. L'Azienda attualmente svolge la propria attività partecipando ai programmi di sperimentazione coordinati dal suddetto Consorzio, ai progetti di miglioramento genetico condotti dall'E.R.S.O. e dall'E.S.A.V.E., nonchè alle attività dimostrative e divulgative promosse dalla Provincia di Modena.
I dipendenti dell'Azienda attualmente impegnati nelle diverse attività sono 6, cui bisogna aggiungere 2 dipendenti provinciali incaricati presso l'Azienda.
Per l'esecuzione delle operazioni colturali ci si avvale principalmente di contoterzisti e delle prestazioni di agricoltori confinanti.
L'indirizzo sperimentale consiste soprattutto in attività a supporto dei disciplinari di produzione integrata per le colture cerealicole, frutticole e viticole e alle tecniche di coltivazione biologica.

Inquadramento generale

L'azienda Modenese, ubicata nel comune di Modena in località Paganine, si trova a quote comprese tra i 42 ed i 44 m s.l.m. circa e si estende su di una superficie complessiva di circa 12 ha di un unico corpo irrigabile, provvisto di pozzo artesiano; non dispone di centro aziendale, ma è in corso la richiesta di concessione per l'edificazione di un fabbricato a servizi rustici. Circa la metà della superficie aziendale è di recente acquisizione.
Al fine della realizzazione delle attività sperimentali e divulgative, l'Amministrazione Provinciale concede in affitto all'Azienda Sperimentale Modenese l'area oggetto della presente indagine.
L'azienda è situata nella pianura modenese, al margine della piana pedemontana, in un'area ascrivibile alla piana a copertura alluvionale a crescita verticale caratterizzata da coperture derivanti dalle attività di tracimazione dei fiumi appennici, presumibilmente il Tiepido ed il Grizzaga, in posizione di transizione tra argini naturali (interdosso). Si ritiene che l'età delle superfici possa risalire al medioevo.

I suoli aziendali

In azienda si rileva una variabilità relativamente contenuta e legata principalmente a variazioni tessiturali nel profilo del suolo:

suoli "Modenese 1", riconducibili alla fase di serie La Boaria argilloso limosa con legame "semplice e integrale", caratterizzano gli appezzamenti del settore est dell'azienda e si ritiene possano ascriversi a depressioni di interdosso

suoli "Modenese 2", riconducibili alla fase di serie S.Omobono franco argilloso limosa con legame "semplice e integrale", caratterizzano il settore ovest del territorio aziendale e si ritiene possano ascriversi a coperture alluvionali di transizione tra dossi contigui

Carta dei suoli dell'Azienda Modenese (scala 1:10.000);

1 Consociazione* dei suoli "Modenese 1";
2 Consociazione dei suoli "Modenese 2";

*Consociazione : unità cartografica in cui è predominante un solo tipo di suolo e la maggior parte degli altri è ad esso simile

Rappresentatività in ambito regionale

La Carta dei suoli della Regione-Emilia-Romagna in scala 1:50.000, è attuamente disponibile, in veste divulgativa, per il territorio di pianura. In essa sono rappresentati suoli compresi nell'Archivio dei Tipi di suolo precedentemente citato al paragrafo 3 e che è stato utilizzato come riferimento in questo lavoro.
Su questa base è possibile effettuare una prima valutazione della rappresentatività in ambito regionale dei suoli descritti in azienda ed oggetto di sperimentazione nell'ambito delle attività promosse dal C.E.R.A.S..
suoli dell'azienda Modenese sono stati ricondotti, con ricollegamento "semplice", ai suoli La Boria e S.Omobono franco argillosi limosi, che sono descritti nella Carta dei suoli 1:50.000 e caratterizzano aree identificabili tramite la sigla cartografica:

• unità LBA1, PRD1/LBA1, LBA1/PRD1, LBA1-RSD1, RSD1-LBA1, PRD1-LBA1, LBA1-GLS2, caratterizzate da suoli La Boaria argillosi limosi dominanti o codominanti, pari allo 2,9% dei suoli di pianura;
• unità SMB2, SMB2/PRD1, SMB1/SMB2, SOR1/SMB2, SMB2-PRD1, PRD1-SMB2, caratterizzate da suoli S.Omobono franco argilloso limosi dominanti o codominanti pari allo 7,5% dei suoli di pianura;