Questi suoli caratterizzano in maniera predominante l'unità cartografica Marani 1.
Essi sono franco limosi, fortemente calcarei, moderatamente alcalini e talora leggermente salini in profondità; il substrato, a partire in genere da circa 70 cm di profondità, è costituito da un'alternanza di strati a tessitura variabile da franco limosa a franco argillosa limosa, talora con presenza di strati centimetrici più grossolani.
Dalla base dell'orizzonte di ordinaria lavorazione si rilevano figure pedogenetiche che indicano idromorfia a moderata profondità (screziature grigie da 50-60 cm); tali figure sono di frequente parzialmente obliterate dalle lavorazioni profonde effettuate per l'impianto dei numerosi frutteti presenti in azienda e si rilevano perciò anche a partire da 70-80 cm.
Il suolo è stato soggetto all'azione dei processi pedogenetici solamente per alcune decine di anni e gli unici indizi di alterazione sono quelli di una moderata riorganizzazione strutturale delle particelle di suolo che non si estende mai oltre i 70 cm circa, a partire dai quali sono riconoscibili i sedimenti nella loro originaria strutturazione massiva per strati successivi.
Questi suoli rientrano negli Aquic Ustochrepts limoso fini, misti, mesici secondo la Tassonomia del Suolo e nei Calcaric Cambisols secondo la Legenda FAO.
I suoli Marani 1 hanno qualità agronomiche condizionate principalmente dall'elevato contenuto in limo e dalla moderata disponibilità di ossigeno.
Non esistono significative limitazioni fisiche allo sviluppo degli apparati radicali fino a circa un metro di profondità. Oltre sono presenti strati con contenuti in sali limitanti la crescita delle radici di colture sensibili (talora EC5 10-6 = 400 mmhos). La moderata stabilità strutturale dovuta principalmente all'elevato contenuto in limo, specialmente se associato a una bassa quantità di sostanza organica, può causare, in seguito a piogge di forte intensità su suolo lavorato finemente, la formazione di croste di spessore moderato e caratterizzate dalla presenza di fessurazioni sporadiche. Queste croste possono impedire, anche se in maniera localizzata, l'infiltrazione dell'acqua e ostacolare la germinabilità delle piantine. Per le specie a minor "forza" germinativa possono aversi fallanze.La bassa percentuale di argille espandibili impedisce, di fatto la formazione di crepacciature del suolo anche durante il periodo secco. La tessitura media negli orizzonti superficiali non determina una forte coesione degli aggregati allo stato secco: le lavorazioni possono quindi essere effettuate facilmente con attrezzature di limitata potenza.
Non insorgono difficoltà per operare quelle lavorazioni (sia superficiali che profonde) che richiedono notevole tempestività e che vengono effettuate in periodi dell'anno in cui le condizioni d'insolazione e temperatura non favoriscono l'evaporazione dell'acqua (autunno e primavera). In tali periodi il tempo necessario, perchè si ripristinino le condizioni ottimali di umidità dopo piogge prolungate, è ridotto: 3 giorni e nel periodo estivo 1-2 giorni.
Durante tutto l'anno difficilmente si manifestano situazioni che determinano un rischio di sprofondamento e slittamento delle macchine operatrici.
Anche la dinamica dell'acqua in questi suoli è condizionata dalla tessitura. La quantità utilizzabile dalle piante è alta o moderata, infatti, se la tessitura e la struttura sono favorevoli all'accumulo di elevate quantità di acqua facilmente utilizzabili dalle piante coltivate, la presenza di sali in profondità ne riduce in parte la disponibilità per le colture. Sempre la tessitura e il tipo di struttura permettono all'acqua in eccesso di penetrare con facilità lungo il profilo, la permeabilità è moderata. Durante la stagione di crescita delle piante si verificano eccessi di umidità che condizionano la crescita regolare delle colture agrarie, in particolare nel periodo autunno-primaverile condizioni di anerobiosi, determinate dalla temporanea presenza di strati saturi d'acqua, possono manifestarsi entro 60-80 cm di profondità.
Al termine di periodi umidi la parte superficiale del suolo si prosciuga abbastanza facilmente.
Relativamente al comportamento chimico di questi suoli va segnalata la presenza di valori di pH favorevoli all'attività vegetativa e alla produttività delle colture agrarie normalmente diffuse sul territorio regionale, cosi come il tenore in calcare attivo non interferisce sulla scelta delle colture normalmente diffuse. La quantità di colloidi argillo-umici permette solo in parte al suolo di trattenere gli elementi fertilizzanti già presenti e/o apportati con le concimazioni, i valori di C.S.C.sono in genere inferiori a 10 meq/100 g. Il complesso di scambio è saturato in gran parte da ioni calcio e magnesio.
Sigla profilo: E/7741/P/4
Località: Azienda sperimentale "Marani" via Romea Nord (Ra)
C.T.R. 1:25.000: 223 NE
Uso del Suolo: Frutteti, Pomacee
Data di rilevamento: 29.06.1994
Rilevatori: G. Benciolini
Quota:
I colori si riferiscono al suolo umido, salvo diversa indicazione. Il suolo è stato descritto allo stato secco in superficie e umido in profondità.
Ap 0-35 cm; franco limoso, di colore bruno oliva (2,5Y4/4); poliedri subangolari medi moderatamente sviluppati; macropori fini; comuni radici molto fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; limite chiaro lineare.
Bw 35-50 cm; franco limoso, di colore bruno oliva chiaro (2,5Y5/4) con comuni screziature di colore bruno grigiastro (2,5Y5/2) fini distribuite nella matrice e comuni screziature di colore bruno giallastro scuro (10YR4/6) fini distribuite nella matrice; struttura poliedrica subangolare media debolmente sviluppata; macropori fini; comuni radici fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; limite chiaro lineare.
C1 50-80 cm; franco limoso, di colore bruno oliva chiaro (2,5Y5/4) con comuni screziature di colore grigio oliva (5Y5/2) fini distribuite nella matrice ed attorno ai pori e comuni screziature di colore bruno giallastro scuro (10YR4/6) fini distribuite nella matrice ed attorno ai pori; massivo; macropori fini; comuni radici fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; presente sottorizzonte centimetrico come Cg1; limite chiaro lineare.
Cg1 80-110 cm; franco limoso, di colore grigio oliva (5Y5/2) e colore subordinato bruno grigiastro (2,5Y5/3) con comuni screziature di colore bruno forte (7,5YR4/6) fini distribuite attorno ai pori; massivo; macropori fini; con comuni pellicole ferro manganesifere sulle facce verticali degli strati; comuni radici fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; limite chiaro lineare.
C2 110-115 cm; franco limoso, di colore bruno oliva chiaro (2,5Y5/4) e colore subordinato grigio oliva (5Y5/2) con comuni screziature di colore grigio oliva (5Y5/2) fini distribuite nella matrice e comuni screziature di colore bruno giallastro scuro (10YR4/6) fini distribuite nella matrice; massivo; macropori fini; poche radici fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; limite chiaro lineare.
Cg2 115-130 cm; franco limoso, di colore grigio oliva (5Y5/2) e colore subordinato bruno grigiastro (2,5Y5/3) con comuni screziature di colore bruno forte (7,5YR4/6) fini distribuite attorno ai pori; massivo; macropori fini; poche radici molto fini; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino; limite chiaro lineare.
2C 130-140+ cm; franco sabbioso, di colore bruno oliva chiaro (2,5Y5/4) con comuni screziature di colore grigio oliva (5Y5/2) fini distribuite nella matrice; massivo; violenta effervescenza all'HCl; moderatamente alcalino.
Analisi/Profondit | 0-35 cm | 35-50 cm | 50-80 cm | 80-110 cm | 115-130 cm | 130-140 cm |
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sabbia (m) | ||||||
2000-250 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | 1 |
250-100 | 2 | 2 | 1 | 1 | 2 | 14 |
100- 50 | 19 | 19 | 3 | 8 | 36 | |
totale (2000-50) | 21 | 21 | 14 | 4 | 10 | 51 |
limo (m) | ||||||
50-20 |