Logo del Portale della Regione Emilia-Romagna Logo Regione Emilia-Romagna
Regione Emilia-Romagna http://www.regione.emilia-romagna.it
I suoli dell'Emilia-Romagna
Home Page ›› Legenda carta dei suoli alla scala 1:1.000.000 ›› U.C. 1 ›› Comportamento agroforestale e ambientale

Comportamento agroforestale e ambientale dei Suoli con caratteri thionici dell' Unità Cartografica 1

Questi suoli hanno caratteristiche fisiche condizionate dall'elevato contenuto di argilla e dalla presenza di orizzonti organici: richiedono tempestività nell'esecuzione delle lavorazioni, che devono essere effettuate in condizioni di umidità ottimali. Inoltre, la presenza di orizzonti organici e/o di orizzonti minerali ad elevato indice di plasticità condiziona negativamente la capacità portante, con conseguente elevato rischio di sprofondamento dei mezzi meccanici. L'elevato contenuto di argilla e di materia organica, d'altro canto, conferisce a questi suoli una buona fertilità naturale. Le difficoltà di drenaggio rendono necessaria l'adozione di una efficiente rete scolante per l'allontanamento delle acque in eccesso. In profondità presentano orizzonti torbosi e ricchi di solfuri. L'ossidazione dei solfuri, possibile in caso di esposizione all'aria, conseguente a lavorazioni, porta alla produzione di solfati e al brusco calo del pH, che può raggiungere valori estremamente acidi. Questi suoli posso presentare eccessi di sali solubili. Dal punto di vista agroambientale, il comportamento di questi suoli è caratterizzato dall'elevata capacità di trattenere e/o degradare i potenziali inquinanti organici e minerali (metalli pesanti). Con suolo umido o bagnato, o in presenza di crosta superficiale, la bassa velocità di infiltrazione può determinare scorrimento superficiale e trasporto solido di potenziali inquinanti verso i corpi idrici di superficie. Un ulteriore fattore di rischio di inquinamento dei corpi idrici, in seguito allo spandimento di fanghi e liquami, è rappresentato dalla presenza di falda alta.

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

A causa dell'eccesso di sali solubili questi suoli possono presentare limitazioni alla crescita delle colture erbacee più sensibili, a meno che non si disponga di notevoli quantitativi irrigui per rifornire con continuità le colture, che tendono a mostrare scarso approfondimento radicale. Le principali limitazioni gestionali sono costituite dalla difficile praticabilità in condizioni di terreno umido e dai ristretti tempi in cui il terreno è lavorabile. Le colture arboree sono molto sfavorite a causa della salinità, della disponibilità di ossigeno, della reazione, della tessitura e della ridotta profondità utile per le radici.

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

Questi suoli presentano severe limitazioni per la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola in quanto la salinità entro 80 cm di profondità è superiore a 0,4 dS/m (E.C. in estratto acquoso 1:5) ed è presente falda perenne a circa 100 cm (mantenuta mediante l'emungimento delle acque attraverso pompe idrovore). Non è quindi consigliabile la realizzazione di impianti forestali con finalità produttive, eventualmente si possono impiantare boschi permanenti a finalità naturalistica.

Sistemazione

In questi suoli, presenti in depressioni morfologiche bonificate recentemente, il franco di coltivazione viene mantenuto artificialmente tramite emungimento meccanico. La regimazione delle acque in eccesso è necessaria per garantire livelli di produttività soddisfacenti e/o per migliorare l'accessibilità e la praticabilità dei campi. Le soluzioni comunemente adottate sono rappresentate da sistemazioni agrarie, quali sistemazioni "a risaia" oppure baulature e fossi di scolo. Sistemi di drenaggio tubolare profondo possono essere danneggiati in seguito ai fenomeni di subsidenza causati dalla mineralizzazione degli strati torbosi.

Coltivazione e Lavorazione

In questi suoli risulta problematico trovare le condizioni ottimali di umidità per effettuare le lavorazioni principali. Sono da evitare le lavorazioni che portano in superficie i materiali torbosi profondi, in quanto l'ossidazione dei solfuri a solfati porterebbe a fenomeni di acidificazione.

Fertilizzazione

In funzione delle colture praticate, possono risultare necessarie pratiche di correzione volte a ridurre l'acidità o la concentrazione di sali solubili, in particolare nelle situazioni in cui questi caratteri assumano valori sfavorevoli già negli strati superficiali. Non sussistono particolari limitazioni nella scelta dei concimi; tuttavia si consiglia di evitare quelli ad elevato indice di salinità o con elevato contenuto di sodio. La comparsa, nei periodi più secchi, di aree di alcuni metri di diametro dove le colture risultano molto stentate fino a morire, può essere indicatrice di accumulo in superficie di sali a seguito di intensa risalita capillare.

Irrigazione

In questi suoli si consiglia di somministrare gli apporti idrici prima che sia raggiunto un elevato grado di essiccamento, con conseguente fessurazione del suolo. Nelle sistemazioni a "risaia" viene effettuata irrigazione per scorrimento anche per evitare problemi legati alla salinità dell'acqua impiegata (ustione delle foglie) e al vento spesso presente (distribuzione non uniforme dei volumi di adacquamento). In ogni caso è opportuno controllare periodicamente il grado di salinità dell'acqua impiegata per l'irrigazione. Quando la superficie del suolo è asciutta può risultare difficile far penetrare l'acqua attraverso lo strato torboso. In genere si procede con irrigazioni per infiltrazione laterale dai fossi.