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I suoli dell'Emilia-Romagna
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Comportamento agroforestale e ambientale degli Haplic Calcisols dell' Unità Cartografica 1

Questi suoli hanno caratteristiche fisiche condizionate dalla tessitura, in cui prevalgono le frazioni più fini rispetto a quelle più grossolane, e dalla moderata disponibilità di ossigeno. Le difficoltà di drenaggio rendono necessaria l'adozione di una efficiente rete scolante per l'allontanamento delle acque in eccesso. Non presentano eccessi di sali solubili, di sodio o di altre sostanze potenzialmente dannose alle colture. Dal punto di vista agroambientale, il comportamento di questi suoli è caratterizzato dall'elevata capacità di trattenere e/o degradare i potenziali inquinanti organici e minerali (metalli pesanti). Con suolo umido o bagnato, o in presenza di crosta superficiale, la bassa velocità di infiltrazione può determinare scorrimento superficiale e trasporto solido di potenziali inquinanti verso i corpi idrici di superficie. Un ulteriore fattore di rischio di inquinamento dei corpi idrici, in seguito allo spandimento di fanghi e liquami, è rappresentato dalla presenza di falda entro 1,5 m dalla superficie del suolo.

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

Non sussistono particolari limitazioni alla crescita delle principali colture erbacee . Le limitazioni gestionali principali sono costituite dalla difficile praticabilità in condizioni di terreno umido e i ristretti tempi in cui il terreno è lavorabile. In questi suoli le rese sono soddisfacenti soprattutto in termini di qualità delle produzioni. La crescita delle colture arboree più sensibili può essere limitata a causa della disponibilità di ossigeno, del calcare attivo e della reazione. E' necessario pertanto orientare la scelta dei portinnesti verso quelli con maggiore resistenza al calcare attivo o agli eccessi di umidità nel suolo.

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

A causa della presenza di orizzonti saturi d'acqua che in qualche periodo dell'anno, limitano l'approfondimento radicale, questi suoli presentano da moderate a severe limitazioni per la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola. Questi suoli richiedono prudenza nella realizzazione di impianti di arboricoltura da legno a finalità produttiva mentre non sussistono limitazioni rilevanti per i boschi permanenti. Particolarmente importanti per la riuscita degli impianti risulta l'esecuzione di appropriati interventi agronomici .

Sistemazione

La regimazione delle acque in eccesso è necessaria per garantire livelli di produttività soddisfacenti e/o per migliorare l'accessibilità e la praticabilità dei campi. Sono infatti possibili fenomeni di ristagno superficiale (dovuti alla scarsa pendenza delle superfici, alla presenza di suola e/o a preparazione non ottimale) e profondo (temporanea presenza di sottili livelli acquiferi sospesi a partire dall'orizzonte immediatamente sottostante quello lavorato, in particolare nel periodo inverno - inizio primavera). Le soluzioni comunemente adottate sono rappresentate da interventi di sistemazioni agrarie, quali baulature e fossi di scolo profondi.

Coltivazione e Lavorazione

Le lavorazioni principali devono tener conto della tendenza di questi suoli alla formazione di zolle che divengono compatte, dure e coesive allo stato secco o alla formazione della crosta superficiale.

Fertilizzazione

A causa dell'elevato contenuto in limo e argilla, risultano opportuni apporti di materiali organici, soprattutto ad elevato coefficiente isoumico, che, migliorano la struttura e la macroporosità. La moderata disponibilità in ossigeno può influire negativamente sui processi di mineralizzazione della materia organica; in condizioni di anaerobiosi si può abbassare l'efficienza globale della concimazione per perdita di azoto gassoso. In tali condizioni e quando il suolo presenta incrostamenti superficiali, per evitare il rapido deflusso di sostanze potenzialmente inquinanti nell'adiacente reticolo di canali, è sconsigliata la distribuzione al suolo di liquami zootecnici.

Irrigazione

Questi suoli non presentano in genere particolari problemi di tecnica irrigua. Il metodo irriguo più diffuso è quello per aspersione. In relazione alla possibile presenza di sali nell'acque derivate dai canali, si consiglia di porre attenzione alla qualità delle acque, specialmente in corrispondenza delle aree a quote topografiche più depresse. La presenza di sali nelle acque irrigue rende preferibile l'irrigazione a goccia.