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I suoli dell'Emilia-Romagna
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Comportamento agroforestale e ambientale degli Haplic Calcisols dell' Unità Cartografica 5

Purché si provveda alla regimazione delle acque superficiali e profonde e alla sistemazione dei versanti, in relazione al rischio potenziale di perdita di suolo per erosione idrica e talvolta per movimenti di massa, questi suoli possono sostenere, seppure con qualche limitazione, anche usi agricoli intensivi (vigneti e frutteti specializzati).

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

Nella scelta delle colture, soprattutto nel caso di impianto di colture arboree, particolare attenzione deve essere posta al calcare attivo, in quanto questa qualità è molto variabile e può anche assumere valori fortemente limitanti. A prescindere dal contenuto di calcare attivo, questi suoli non presentano importanti limitazioni alla produzione delle principali colture agrarie praticabili in collina. La resa delle colture primaverili-estive e di quelle frutticole è tuttavia strettamente dipendente dalle caratteristiche climatiche locali e dall'andamento meteorologico stagionale, soprattutto per quanto riguarda le precipitazioni. I fenomeni di smottamento superficiale in genere non sono tali da arrecare gravi danni agli impianti arborei e sono di regola obliterabili con modesti interventi di rimodellamento superficiale.

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

Questi suoli non presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno e negli impianti forestali permanenti. Possono essere coinvolti in movimenti di massa ed il carico dell'impianto forestale potrebbe contribuire ad aggravare i fenomeni di instabilità dei versanti.

Sistemazione

Questi suoli sono interessati dalla contemporanea presenza di processi erosivi per azione dell'acqua a per azione della gravità (movimenti di massa). Le attività agricole hanno un'influenza limitata sull'insorgenza di movimenti franosi di notevoli dimensioni, in quanto difficilmente le acque superficiali possono raggiungere l'interfaccia con eventuali piani di scivolamento profondi. Possono invece influenzare la comparsa di movimenti di massa che interessano gli strati superficiali e i processi di erosione idrica per scorrimento superficiale. Qualora prevalgano i fenomeni franosi, le opere di sistemazione e regimazione delle acque dovrebbero essere finalizzate ad allontanare rapidamente le acque profonde mediante opere di drenaggio e a ridurre l'infiltrazione nel suolo di quelle superficiali; qualora prevalgano i processi di erosione idrica, a interrompere o rallentare lo scorrimento delle acque superficiali e a favorirne l'infiltrazione. In ogni caso è opportuno ridurre la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e di fossi e scoline permanenti.

Coltivazione e Lavorazione

Suoli sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione. In questi suoli, l'inerbimento permanente e totale delle colture arboree è efficace nel limitare l'erosione idrica, ma, nel contempo, può creare una moderata competizione idrica con la coltura principale. Per tale motivo, si può ricorrere con successo all'inerbimento lungo l'interfila e alla minima lavorazione o al diserbo lungo le file.

Fertilizzazione

Questi suoli non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi. Il fosforo può essere soggetto a fenomeni di immobilizzazione dovuti al contenuto di carbonato di calcio. Apporti di materia organica nel terreno migliorano la struttura ed aumentano la porosità e la capacità di ritenzione idrica diminuendo, nel contempo, i rischi di perdita di suolo. Particolare attenzione deve essere posta allo spandimento di liquami zootecnici per il rischio di ruscellamento.