Logo del Portale della Regione Emilia-Romagna Logo Regione Emilia-Romagna
Regione Emilia-Romagna http://www.regione.emilia-romagna.it
I suoli dell'Emilia-Romagna
Home Page ›› Legenda carta dei suoli alla scala 1:1.000.000 ›› U.C. 6 ›› Comportamento agroforestale e ambientale

Comportamento agroforestale e ambientale dei Calcaric Regosols dell' Unità Cartografica 6

Questi suoli a causa del rischio potenziale di perdita di suolo per erosione idrica alto o molto alto richiedono interventi di sistemazione e l'adozione di indirizzi colturali conservativi (quali l'utilizzo forestale, a prato o a pascolo permanente o le rotazioni con ampia presenza di foraggere). Talvolta essi sono localizzati su pendici interessate da instabilità strutturale elevata o molto elevata. Normalmente questi processi non sono gestibili a livello aziendale, ma richiedono interventi di sistemazione idraulico-forestale, come la regimazione dei torrenti e i drenaggi tubolari profondi.

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

Questi suoli presentano limitazioni da moderate a severe alla produzione delle principali colture agrarie, a causa della profondità utile alle radici e della pendenza. Queste caratteristiche, associate alla capacità in acqua disponibile bassa o molto bassa, determinano un elevato rischio di deficit idrico, particolarmente severo nelle annate con scarse precipitazioni estive, che influenza negativamente la resa delle colture a crescita primaverile-estiva. Tali limitazioni restringono la gamma delle coltivazioni praticabili al prato, al pascolo permanente e alle foraggere, eventualmente in avvicendamento con cereali autunno-vernini.

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

Questi suoli presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno, a causa della scarsa profondità utile alle radici e della capacità in acqua disponibile bassa o molto bassa . La scarsa profondità utile alle radici limita anche la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nei boschi permanenti. E' opportuno prevedere l'impiego di specie preparatorie e colonizzatrici che rendono possibile il progressivo inserimento di specie più esigenti. Di conseguenza, nei terreni abbandonati è consigliabile mantenere le specie arbustive ed arboree già affermate. Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto in questi suoli questa qualità può assumere valori limitanti. Le caratteristiche climatiche limitano fortemente, soprattutto alle quote minori, la crescita della Douglasia, Acero riccio, Olmo montano, Ontano napoletano, Pino nero e Pino silvestre di provenienza alpina.

Sistemazione

A causa della prevalenza del rischio di perdita di suolo per erosione idrica, le opere di sistemazione e regimazione delle acque dovrebbero tendere ad interrompere o rallentare lo scorrimento delle acque superficiali e a favorirne l'infiltrazione; tali obiettivi si possono conseguire riducendo la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e, se possibile, la realizzazione di fossi e scoline permanenti.

Coltivazione e Lavorazione

La profondità utile può essere parzialmente incrementata con alcune tecniche di lavorazione (es. ripuntature) ma questo aumento può risultare di durata effimera se non vengono adottate pratiche di protezione del suolo dall'erosione idrica. Le lavorazioni con rivoltamento del terreno devono essere condotte prestando attenzione a non portare in superficie frammenti del substrato. Sono da preferire le lavorazioni poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno. Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno favorendo, in tal modo, l'erosione idrica.

Fertilizzazione

Questi suoli non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi. In questi suoli il fosforo può essere soggetto a fenomeni di immobilizzazione dovuti al contenuto in carbonato di calcio. Particolare attenzione deve essere posta allo spandimento di liquami zootecnici per il rischio di ruscellamento.