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I suoli dell'Emilia-Romagna

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 4Ba, l'ambiente

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 4Ba, l'uso del suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 4Ba, il suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 4Ba, modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

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Distribuzione cartografica unità cartografica 4Ba

Suoli nel margine appenninico. Sono dolcemente ondulati od ondulati, con pendenza che varia tipicamente da 3 a 15%; molto profondi; a tessitura fine o tendenzialmente fine; a moderata disponibilità di ossigeno.

Paesaggio dell'unità 4Ba

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L'ambiente

Quest'unità cartografica ha una distribuzione corrispondente a quella dei suoli dell'unità cartografica 4B, con l'esclusione del settore nord-occidentale.
Essa è costituita da n. 33 aree, che hanno tipicamente ampiezza da 3 a 8 km2, con valori massimi dell'ordine di 16 km2, forma da allungata a subcircolare, contorno frastagliato o molto frastagliato. La superficie complessiva è di circa 190 km2, pari allo 0,9 % dei suoli regionali.

La conformazione del rilievo è solitamente caratterizzata da superfici sommitali, passanti con gradualità a versanti dolcemente ondulati; nel settore orientale di quest'unità cartografica le parti basse dei versanti sono molto ripide e possono raggiungere pendenze dell' 80%.
Le quote sono tipicamente comprese fra 70 e 200 m.

L'uso del suolo

L'uso attuale dei suoli è in prevalenza a seminativo semplice alternato a vigneto.

I suoli

I suoli di quest'unità cartografica sono dolcemente ondulati od ondulati, con pendenza che varia tipicamente da 3 a 15%; molto profondi; a tessitura fine o tendenzialmente fine; a moderata disponibilità di ossigeno. Variano, all'aumentare della profondità, da non calcarei a scarsamente o moderatamente calcarei, da neutri a fortemente alcalini.
Questi suoli si sono formati in sedimenti a tessitura media e fine. Nonostante la diffusione di fenomeni di scoscendimento gravitativo superficiali, i suoli mostrano evidenze di alterazione, con totale perdita di carbonati negli orizzonti superficiali e in parte di quelli profondi, formazione di concrezioni calcaree e ferromanganesifere. L'immobilizzazione di ossidi di ferro, all'interno della matrice argillosa, conferisce il tipico colore bruno olivastro. I suoli presentano inoltre fessurazioni ed altri caratteri legati alla dinamicità delle argille. Rientrano nei Vertic Cambisols, secondo la Legenda FAO (1990).

Modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

MONTEFALCONE franco argilloso limosi, 1-5% pendenti
subordinato 80.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

Immagine da satellite

- I suoli Montefalcone franchi argillosi limosi, 1-5% pendenti sono tipicamente nelle parti sommitali e nei versanti meno inclinati.
- Gli affioramenti rocciosi sono tipicamente nelle incisioni ripide.

Sono inoltre presenti con diffusione localizzata i seguenti tipi di suolo:
- Suoli Ca' del Vento franchi argillosi limosi, 1-5% pendenti, a tessitura da franca argillosa limosa ad argillosa. Il substrato è presumibilmente costituito da alluvioni di varia granulometria e, più raramente, da argille e limi pliocenici. Rientrano negli Haplic Calcisols, secondo la Legenda FAO (1990); nei fine, mixed, mesic Udertic Ustochrepts, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1994).
- Suoli Ca' del Vento franca argillosa limosa, 5-20% pendenti, si discostano dai precedenti unicamente per la pendenza.
- Suoli ripidi o molto ripidi (pendenza 40-80%), superficiali, su arenarie debolmente cementate, molto calcarei, a tessitura sabbiosa franca; caratterizzano i versanti di alcune zone del settore orientale. L'uso del suolo è esclusivamente di tipo forestale, a cedui di latifoglie.
- Suoli Ghiardo; a tessitura media, con accumulo di argilla illuviale negli orizzonto profondi; caratterizzano alcune ridotte paleosuperfici solo parzialmente intaccate dai fenomeni erosivi; rientrano negli Eutri - Gleyc Cambisols, secondo la Legenda FAO (1990); nei fine, mixed, mesic Aquic Ustochrepts, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1994).