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I suoli dell'Emilia-Romagna

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 5De, l'ambiente

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 5De, l'uso del suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 5De, il suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 5De, modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

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Distribuzione cartografica unità cartografica 5De

Suoli nel basso Appennino. Sono moderatamente ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 15 a 30%; profondi o molto profondi; a tessitura media; a buona disponibilità di ossigeno; calcarei; debolmente o moderatamente alcalini. - Subordinatamente sono, di volta in volta, ripidi e superficiali, o molto ripidi e moderatamente profondi.

Paesaggi del basso Appennino

L'ambiente

Quest'unità cartografica è nel settore centro-occidentale del territorio occupato dai suoli dell'unità cartografica 5D.
Essa è costituita da n. 11 aree, che hanno tipicamente ampiezza da 8 a 21 km2, con valori massimi dell'ordine di 37 km2, forma allungata, contorno frastagliato, localmente molto frastagliato. La superficie complessiva è di circa 175 km2, pari allo 0,9% dei suoli regionali.

La conformazione del rilievo è caratterizzata dall'alternarsi di versanti semplici, più ripidi, e versanti lunghi ed irregolari, interrotti da numerosi crinali secondari affilati. Localmente, parti basse di versante, più ripide, sono modellate dalla ripresa dei processi di erosione idrica incanalata.
Le quote sono tipicamente comprese tra 200 e 450 m.

L'uso del suolo

L'uso attuale dei suoli è in prevalenza di tipo agricolo con colture arboree specializzate (vigneti) e seminativi; subordinato l'uso forestale.

I suoli

I suoli di quest'unità cartografica sono moderatamente ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 15 a 30%; profondi o molto profondi; a tessitura media; a buona disponibilità di ossigeno; calcarei; debolmente o moderatamente alcalini. Localmente sono, di volta in volta, ripidi e superficiali, o molto ripidi e moderatamente profondi.
Questi suoli si sono formati in materiali derivati da rocce pelitiche e subordinatamente arenacee (Formazioni di Bismantova e di Ranzano; localmente Peliti di Salsomaggiore).
Sono diffusi suoli a forte differenziazione del profilo per alterazione di tipo biochimico, con accumulo di carbonati negli orizzonti profondi, anche se non in grandi quantità. Rientrano nei Calcaric Cambisols, secondo la Legenda FAO (1990).
Localmente, i suoli hanno un grado di differenziazione molto basso, come conseguenza dei processi frequentemente ripetuti di erosione per ruscellamento concentrato e discontinuo; rientrano nei Calcaric Regosols, secondo la Legenda FAO (1990).

Modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

BOSCHI
subordinato 15.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

CARRANO
subordinato 20.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

FORNACE
subordinato 40.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

Immagine da satellite

- I suoli Fornace sono tipicamente nei versanti lunghi ed irregolari; sono moderatamente ripidi, profondi o molto profondi.
- I suoli Carrano sono tipicamente in piccoli crinali nei versanti lunghi ed irregolari, e in parti alte dei versanti; sono ripidi, superficiali.
I suoli Boschi sono tipicamente nei versanti semplici e più scoscesi; sono molto ripidi, moderatamente profondi.
- I suoli Ravinetto sono tipicamente nei versanti semplici, brevi, rettilinei, molto incisi o in parti basse dei versanti complessi, a prevalente esposizione sud; sono molto ripidi, molto rocciosi, superficiali.

Sono inoltre presenti con diffusione localizzata i seguenti tipi di suolo:
- Suoli Ravinetto, molto ripidi, molto rocciosi, superficiali, a tessitura media ghiaiosa, calcarei, moderatamente alcalini; sono in versanti semplici, brevi, molto incisi e in parti basse dei versanti complessi. Rientrano nei Calcaric Regosols, secondo la Legenda FAO (1990); nei loamy, mixed (calcareous), mesic, shallow Typic Ustorthents, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).
- Suoli simili ai Boschi, ma con maggiori evidenze di alterazione di tipo biochimico. Rientrano nei Calcaric Cambisols, secondo la Legenda FAO (1990); nei fine-silty, mixed, mesic Typic Ustochrepts, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).