Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 6Cd, l'ambiente
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 6Cd, l'uso del suolo
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 6Cd, il suolo
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 6Cd, modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio
Suoli nel medio Appennino. Sono ripidi; molto profondi; a tessitura media, ghiaiosi; a buona disponibilità di ossigeno; calcarei; debolmente alcalini negli orizzonti superficiali, moderatamente alcalini negli orizzonti profondi. - Subordinatamente sono rocciosi, pietrosi, moderatamente profondi, molto ghiaiosi negli orizzonti profondi, non calcarei negli orizzonti superficiali, da neutri a moderatamente alcalini.
Quest'unità cartografica è nel settore occidentale del territorio occupato dai suoli dell'unità cartografica 6C.
Essa è costituita da n. 5 aree, che hanno tipicamente ampiezza da 10 a 25 km2 (con valori estremi dell'ordine di 0,3 e 35 km2), forma allungata, contorno frastagliato. La superficie complessiva è di circa 70 km2, pari allo 0,3% dei suoli regionali.
La conformazione del rilievo è caratterizzata da versanti irregolari coltivati, modellati da fenomeni franosi. Nelle parti basse dei versanti sono spesso frane antiche; sono inoltre presenti emergenze ofiolitiche, versanti semplici e crinali affilati, boscati.
Le quote sono tipicamente comprese tra 600 e 1.000 m.
L'uso attuale dei suoli è in prevalenza di tipo agricolo, con seminativi, prati poliennali; secondariamente forestale, con boschi cedui di latifoglie mesofile.
I suoli di quest'unità cartografica sono ripidi; molto profondi; a tessitura media, ghiaiosi; a buona disponibilità di ossigeno; calcarei; debolmente alcalini negli orizzonti superficiali, moderatamente alcalini negli orizzonti profondi. Localmente sono rocciosi, pietrosi, moderatamente profondi, molto ghiaiosi negli orizzonti profondi, non calcarei negli orizzonti superficiali, da neutri a moderatamente alcalini.
Questi suoli si sono formati in depositi di versante, subordinatamente detritici o franosi, ed in materiali derivati da rocce argillose e calcaree, con frequenti inclusi ofiolitici (Formazione Argille di Barberino e Argille a Palombini).
Sono diffusi suoli ad alterazione biochimica con decarbonatazione incipiente, a moderata differenziazione del profilo; la loro evoluzione è condizionata da fenomeni di ruscellamento, soliflusso, colate di terra, reptazione agricola. Questi suoli rientrano nei Calcaric Cambisols, secondo la Legenda FAO (1990).
Localmente, in versanti semplici boscati, i suoli hanno orizzonti superficiali resi scuri dal materiale organico incorporato; rientrano negli Haplic Phaeozems, secondo la Legenda FAO (1990).
MONTE CARMO
subordinato 15.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica
RAVAIOLA
subordinato 50.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica
- I suoli Ravaiola sono tipicamente in versanti irregolari coltivati, in zone di accumulo o corpi di frana; questi suoli sono molto profondi, calcarei, moderatamente alcalini.
- I suoli M.Carmo sono tipicamente in versanti semplici boscati; questi suoli sono moderatamente profondi, non calcarei negli orizzonti superficiali e calcarei in quelli profondi, da neutri a moderatamente alcalini.
- I suoli Carisasca occupano aree poco estese, in versanti irregolari coltivati, spesso a valle di emergenze ofiolitiche; questi suoli sono molto profondi, non calcarei, debolmente alcalini.
Sono inoltre presenti con diffusione localizzata i seguenti tipi di suolo:
- Suoli Carisasca, molto profondi, a tessitura media, ghiaiosi, a buona disponibilità di ossigeno, non calcarei; sono tipicamente a valle di ofioliti. Rientrano nei loamy-skeletal, mixed, mesic Tipic Hapludolls, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).
- Suoli riconducibili ai Ravaiola, ma moderatamente ripidi.