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I suoli dell'Emilia-Romagna

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Ba, l'ambiente

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Ba, l'uso del suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Ba, il suolo

Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Ba, modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

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Distribuzione cartografica unità cartografica 7Ba

Suoli nell'alto Appennino. Sono molto ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 50 a oltre 70%; rocciosi; pietrosi o molto pietrosi; a tessitura media, ghiaiosi o con orizzonti profondi molto ciottolosi; a buona disponibilità di ossigeno; non calcarei; moderatamente o debolmente acidi o con la parte inferiore degli orizzonti profondi e il substrato neutri o debolmente alcalini. - Hanno un'elevata variabilità per la profondità (superficiali, profondi, molto profondi).

Paesaggio dell'unità 7Ba

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L'ambiente

Quest'unità cartografica è nel settore centrale del territorio occupato dai suoli dell'unità cartografica 7B.
Essa è costituita da n. 13 aree, che hanno tipicamente ampiezza da 20 a 45 km2 (con valori estremi dell'ordine di 5 e 145 km2), forma allungata, contorno frastagliato. La superficie è di circa 455 Km2, pari al 2% dei suoli regionali.

La conformazione del rilievo è caratterizzata dalla successione di versanti a reggipoggio ed a franappoggio con evidenti incisioni lungo le linee di massima pendenza, dovute all'erosione idrica incanalata.
Le quote sono tipicamente comprese tra 900 e 1.500 m.

L'uso del suolo

L'uso attuale dei suoli è in prevalenza di tipo forestale con boschi a dominanza di faggio, talvolta boschi misti di latifoglie mesofile.

I suoli

I suoli di quest'unità cartografica sono molto ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 50 a oltre 70%; rocciosi; pietrosi o molto pietrosi; a tessitura media, ghiaiosi o con orizzonti profondi molto ciottolosi; a buona disponibilità di ossigeno; non calcarei; moderatamente o debolmente acidi o con la parte inferiore degli orizzonti profondi e il substrato neutri o debolmente alcalini. Hanno un'elevata variabilità per la profondità (superficiali, profondi, molto profondi).
Questi suoli si sono formati in materiali derivati da rocce stratificate arenacee e subordinatamente arenaceo-pelitiche (Macigno, Arenarie di M.Cervarola, Arenarie di M.Modino). Rispetto a tali materiali originari, i suoli si sono differenziati per alterazione biochimica, con acidificazione debole o moderata degli orizzonti superficiali.
Sui versanti più ripidi, con assetto strutturale a reggipoggio, i suoli si caratterizzano spesso per la debole differenziazione del profilo, con orizzonti superficiali resi scuri dal materiale organico incorporato; la loro evoluzione è condizionata dalle caratteristiche dei substrati, costituiti da rocce in posto con elevata resistenza all'alterazione. Questi suoli rientrano negli Umbric Leptosols, secondo la Legenda FAO.
Nei versanti a franappoggio sono frequenti suoli formatisi in depositi di versante; essi hanno un forte grado di differenziazione del profilo, con acidificazione anche nelle parti superiori degli orizzonti profondi. Questi suoli rientrano nei Dystric Cambisols, secondo la Legenda FAO.

Modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio

MONCHIELLO
subordinato 40.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

MONTE TRESCA
subordinato 45.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica

Immagine da satellite

- I suoli M.Tresca sono tipicamente in versanti più scoscesi, con giacitura a reggipoggio, e nelle zone di crinale; sono molto ripidi, rocciosi, pietrosi o molto pietrosi, superficiali.
- I suoli Monchiello sono tipicamente nei versanti meno scoscesi, con giacitura a franappoggio; sono molto ripidi, talvolta rocciosi e pietrosi, profondi o molto profondi.

Sono inoltre presenti con diffusione localizzata i seguenti tipi di suolo:
- Suoli riconducibili ai Monchiello, ma moderatamente profondi o profondi.
- Suoli riconducibili al M.Tresca, ma molto superficiali.