Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Bc, l'ambiente
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Bc, l'uso del suolo
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Bc, il suolo
Carta dei suoli alla scala 1:250.000, U.C. 7Bc, modello di distribuzione dei suoli nel paesaggio
Suoli nell'alto Appennino. Sono ripidi o molto ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 35 a 80%; pietrosi o molto pietrosi; a tessitura media, ghiaiosi o molto ciottolosi negli orizzonti superficiali, molto ciottolosi in profondità; a buona disponibilità di ossigeno; debolmente acidi o con orizzonti superficiali moderatamente acidi. - Hanno un'elevata variabilità per la rocciosità (non rocciosi o estremamente rocciosi) e per la profondità (profondi, molto profondi, superficiali). Subordinatamente sono, di volta in volta, ciottolosi, neutri o debolmente alcalini.
Quest'unità cartografica è nell'estremo settore occidentale del territorio occupato dai suoli dell'unità cartografica 7B.
Essa è costituita da n. 4 aree, che hanno tipicamente ampiezza da 15 a 20 km2 (con valore massimo dell'ordine di 35 km2), forma allungata, contorno frastagliato. La superficie complessiva è di circa 85 km2, pari allo 0,4 % dei suoli regionali.
La conformazione del rilievo è caratterizzata da emergenze morfologiche con roccia affiorante o subaffiorante, da versanti semplici o complessi e da aree a morfologia irregolare ed ondulata; queste risultano dal modellamento glaciale, con depositi morenici spesso ulteriormente rimodellati da processi erosivi.
Le quote sono tipicamente comprese tra 1.000 e 1.500 m, con punte fino a 1.700 m.
L'uso attuale dei suoli è in prevalenza di tipo forestale, con boschi cedui di faggio; subordinate le aree a pascolo. Il contenuto presumibilmente talvolta elevato in metalli può determinare fenomeni di tossicità per le piante.
I suoli di quest'unità cartografica sono ripidi o molto ripidi, con pendenza che varia tipicamente da 35 a 80%; pietrosi o molto pietrosi; a tessitura media, ghiaiosi o molto ciottolosi negli orizzonti superficiali, molto ciottolosi in profondità; a buona disponibilità di ossigeno; debolmente acidi o con orizzonti superficiali moderatamente acidi. Hanno un'elevata variabilità per la rocciosità (non rocciosi o estremamente rocciosi) e per la profondità (profondi, molto profondi, superficiali). Localmente sono, di volta in volta, ciottolosi, neutri o debolmente alcalini.
Questi suoli si sono formati prevalentemente in materiali morenici a matrice ofiolitica e in materiali derivati da rocce ofiolitiche; subordinatamente da rocce argillitiche e calcaree (Argille a Palombini).
I suoli formatisi in materiali morenici sono frequentemente a forte differenziazione del profilo, ad alterazione biochimica con debole acidificazione; essi rientrano nei Dystric Cambisols, secondo la Legenda FAO.
Dove la loro evoluzione è condizionata dalla roccia poco alterata a scarsa profondità e da processi erosivi intensi, i suoli sono a debole differenziazione del profilo, con debole o moderata acidificazione; questi suoli rientrano negli Eutric Leptosols, secondo la Legenda FAO. Localmente, su detrito di rocce ofiolitiche e rocce argillitiche, i suoli sono a moderata differenziazione del profilo; rientrano negli Eutric Cambisols, secondo la Legenda FAO.
CAMULARA
subordinato 40.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica
MONTE PRELO
subordinato 30.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica
POGGIO DELL'ORLO
subordinato 10.0% ca. della superficie dell'Unità Cartografica
- I suoli Camulara sono tipicamente in aree a morfologia irregolare, a copertura forestale; sono ripidi, pietrosi, molto profondi.
- I suoli M.Prelo sono tipicamente nelle emergenze morfologiche, nei versanti maggiormente pendenti e nelle zone di crinale, associati ad affioramenti rocciosi; sono molto ripidi, estremamente rocciosi, molto pietrosi, superficiali.
- I suoli Poggio dell'Orlo sono tipicamente nei versanti a profilo rettilineo o complesso; sono ripidi, pietrosi, profondi o molto profondi.
Sono inoltre presenti con diffusione localizzata i seguenti tipi di suolo:
- Suoli Lago Bino, simili ai Camulara tranne per l'accumulo di argilla illuviale negli orizzonti profondi; sono in depositi morenici. Rientrano nei loamy-skeletal, mixed, frigid Typic Hapludalfs, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).
- Suoli simili ai Camulara, ma con spessi orizzonti superficiali resi scuri dai materiali organici incorporati. Rientrano nei loamy-skeletal, serpentinitic, frigid Typic Haplumbrepts, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).
- Suoli organici, che interessano aree molto piccole e limitate, nei dintorni di laghi e in depressioni di origine glaciale.
- Suoli riconducibili ai M.Prelo, ma con una più elevata componente di minerali serpentinitici; sono in versanti molto ripidi ed in zone di crinale, associati ai suoli M.Prelo. Rientrano nei loamy-skeletal, serpentinitic, frigid, non acid Lithic Udorthents, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).
- Suoli simili ai suoli Poggio dell'Orlo, ma con orizzonti superficiali resi scuri dal materiale organico incorporato; rientrano nei fine-loamy, mixed, frigid Typic Haploborolls, secondo la Soil Taxonomy (Chiavi 1990).