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I suoli dell'Emilia-Romagna

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BOSCHETTO franchi

Descrizione introduttiva

I suoli BOSCHETTO franchi sono molto profondi, a tessitura franca o franco sabbiosa fine, scarsamente o moderatamente calcarei, da neutri a debolmente alcalini; sono leggermente salini nella parte superiore e da leggermente a molto salini in quella inferiore. E' presente la sabbia oltre un metro di profondità. Il substrato è costituito da sedimenti marini a tessitura grossolana.
I suoli Boschetto franchi sono nella pianura costiera, in depressioni di interduna bonificate. In queste terre la pendenza varia dallo 0,01 allo 0,1%. La densità di urbanizzazione è molto elevata. L'uso del suolo è in prevalenza a seminativo semplice alternato a colture orticole a pieno campo.

 

Classificazione Soil Taxonomy

(2010) coarse loamy, mixed, superactive, mesic Aquic Haplustolls

 

Classificazione WRB

(2014) Calcaric Endogleyic Phaeozems (Arenic)

 

Profilo rappresentativo

 

Orizzonti genetici del suolo (valori modali)
OrizGen LimSup Spes Arg Sab Schel S.O. CalcTot CalcAtt pH Ksat DensApp Concentr Conc Qualità
cm cm % % % % % % cm/h %
1 Ap 0 50 12 70 0 6.0 4 1 7.5 30.99826 1.0800000000000001 0 bassa
2 AC 50 15 12 65 0 5.0 5 1 7.5 18.53869 1.1399999999999999 bassa
3 C 65 30 3 95 0 0.5 6 1 7.8 42.54689 1.48 bassa
4 Cg 95 3 95 0 0.5 7 7.3 42.54689 1.48 bassa

 

 

Qualità specifiche
Parametro Valore
Calcare attivo strato superficiale da 1 a 4 %
Calcare attivo entro 80 cm da 1 a 2 %
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale >10 meq/100g
Salinità strato 0-50 cm da non salino (Ece < 2 dS/m) a molto debolmente salino (Ece 2-4 dS/m)
Salinità strato 50-100 cm da molto debolmente salino (Ece 2-4 dS/m) a moderatamente salino (Ece 8-16 dS/m)
Sodicità entro 60 cm (ESP) da .5 a 8
Sodicità entro 120 cm (ESP) da 0 a 7
Disponibilità di ossigeno moderata
Rischio di incrostamento superficiale assente
Fessurabilità bassa
Capacità in acqua disponibile moderata (150-225 mm)
Conducibilità idraulica satura (Ksat) maggiormente limitante entro 150 cm alta (3,6-36 cm/h)
Profondità utile per le radici delle piante moderatamente elevata (50-100 cm) sopra strati ( C ) con scarsa areazione e con condizioni chimiche limitanti (salini)
Percorribilità buona
Resistenza meccanica alle lavorazioni scarsa
Tempo di attesa per le lavorazioni breve
Inondabilità nessuna o rara (fino a 5 volte/100 anni)
Capacità depurativa alta
Capacità di accettazione piogge alta
Rischio di perdite di suolo per erosione molto basso
Gruppo Idrologico A: potenziale scorrimento superficiale basso

 

Considerazioni sulla gestione

Qualità agronomiche

I suoli BOSCHETTO franchi hanno comportamento agronomico condizionato dalla tessitura media o moderatamente grossolana e dalla moderata disponibilità di ossigeno. Hanno, già in superficie, caratteristiche chimiche (contenuto in Sali solubili) che configurano un ambiente edafico sfavorevole alle colture più sensibili e che non garantiscono un rifornimento equilibrato di elementi della nutrizione, in particolare per possibile insolubilizzazione di molti micronutrienti e per inibizione dell'assorbimento radicale del Ca.

 

Sistemazioni

Il rapido e naturale sgrondo delle acque e la buona facilità di lavorazione non richiedono particolari pratiche di sistemazione. Per gli impianti forestali (arboricoltura da legno e bosco permanente) è sufficiente il mantenimento ordinario della rete scolante aziendale.

 

Tecniche di lavorazione

Sono sconsigliate le lavorazioni con organi rotanti, in condizioni di suolo asciutto, per evitare la formazione di polveri. L'elevato contenuto in sabbia provoca un notevole consumo degli organi lavoranti. Per gli impianti forestali (arboricoltura da legno e bosco permanente) le lavorazioni pre-impianto consigliabili sono: - aratura alla profondità di 40 cm o lavorazione a doppio strato( aratura alla profondità di 20-25 cm ed estirpatura alla profondità di 50 cm); - realizzazione di lavorazioni superficiali per affinare le zolle; Le lavorazioni post-impianto consigliabili per gli impianti di arboricoltura da legno e bosco permanente sono: - nei primi anni dall'impianto periodiche lavorazioni superficiali indispensabili per contenere la flora spontanea; al fine di ridurre maggiormente la competizione idrica che la flora spontanea eserciterebbe è consigliabile che tale lavorazioni siano anticipate. Per i boschi permanenti le tecniche da attuare verranno decise caso per caso in funzione delle caratteristiche dell'impianto (es. sesto d'impianto).

 

Fertilizzazione

Sono sconsigliati concimi ad elevato indice di salinità (cloruro di potassio). La capacità limitata di trattenere elementi della fertilità impone di distribuire dosi ridotte e frequenti di concime sia minerale che organico. Sono consigliati apporti di sostanza organica che migliorano decisamente le caratteristiche fisiche e chimiche del suolo; la mineralizzazione avviene però molto velocemente e si perdono in poco tempo i benefici ottenuti. La distribuzione di liquami o fanghi è sconsigliata a causa della facilità con cui gli elementi inquinanti possono raggiungere la falda, in seguito alla elevata permeabilità del substrato.

 

Tecniche di irrigazione

La tessitura media o moderatamente grossolana influenza la capacità del suolo a trattenere l'umidità. Nei periodi più siccitosi dell'annata e/o per le colture più esigenti, è necessario intervenire sistematicamente con turni irrigui dipendenti dalle esigenze stesse delle colture. Nel caso di interventi irrigui si consiglia di porre attenzione alla qualità delle acque, specialmente se queste provengono da canali presumibilmente a contatto con falde in connessione con acque marine.

 

 

Indicazioni sulla scelta delle colture

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

Sono consigliate colture ad apparato radicale superficiale, per evitare l'esplorazione della parte profonda del suolo, che può anche essere molto salina. I suoli BOSCHETTO franchi presentano limitazioni da moderate a severe per la crescita delle principali colture arboree utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola a causa della salinità, della disponibilità di ossigeno, della tessitura e della reazione.

 

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

I suoli BOSCHETTO franchi presentano severe limitazioni per la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola quando è presente una salinità entro 120 cm di profondità superiore a 0,4 dS/m (E.C. in estratto acquoso 1:5). I cloni di pioppo sono limitati severamente nella loro crescita quando è presente una salinità entro 80 cm di profondità superiore a 0,4 dS/m (E.C. in estratto acquoso 1:5). Nel caso si vogliono realizzare nuovi impianti forestali, che succedono a colture agrarie, è consigliabile procedere alla valutazione dei valori di salinità tramite opportune analisi chimiche (E.C. estratto acquoso 1:5). I cloni di pioppo consigliabili sono: I-214, I-45/51, San Martino, Triplo, Lux, Boccalari, Gattoni, Adige Stella, Ostigliese, Neva, Divina e Lena (evitare l'utilizzo dei cloni Boccalari, Gattoni e Neva in zone dove la defogliazione primaverile si manifesta con una certa frequenza). Questi suoli comunque, essendo caratterizzati dalla presenza di una falda freatica oscillante tra i 50 e 100 cm nel periodo invernale-primaverile e tra 100 e 150 nel periodo estivo-autunnale, presentano moderate limitazioni per noce, ciliegio e frassino maggiore; ovviamente le limitazioni sono maggiori quando la falda in primavera è più vicina ai 50 cm di profondità rispetto ai 100 cm. Si consiglia di verificare la reale altezza della falda nel periodo primaverile.