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I suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti sono pietrosi, profondi, a tessitura argillosa o argillosa limosa, con scheletro ghaioso da scarso a comune, da scarsamente a moderatamente calcarei, da moderatamente a fortemente alcalini.
Il substrato, costituito da marne e marne argillose (Formazione della Val Luretta -VLU), si riscontra da 80-110 cm di profondità.
I suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti sono presenti nel basso Appennino piacentino, nei crinali e nelle porzioni convesse di versanti semplici molto estesi lateralmente, con ondulazioni irregolari generalmente poco accentuate.
In queste terre la pendenza è compresa tra il 15 e il 25%.
L'uso del suolo è in prevalenza a vigneto, subordinati i seminativi.
(2010) fine, mixed, active, calcareous, mesic Typic Ustorthents
(2007) Haplic Regosols (Calcaric, Clayic)
N° | OrizGen | LimSup | Spes | Arg | Sab | Schel | S.O. | CalcTot | CalcAtt | pH | Ksat | DensApp | Concentr | Conc | Qualità |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
cm | cm | % | % | % | % | % | % | cm/h | % | ||||||
1 | Ap(1) | 0 | 20 | 55 | 10 | 0 | 1.7 | 8 | 6 | 8.2 | 0.01218 | 1.3300000000000001 | masse cementate di carbonato di calcio | 0 | media |
2 | Ap2 o AC | 20 | 60 | 50 | 10 | 0 | 1.0 | 8 | 6 | 8.2 | masse cementate di carbonato di calcio | 1 | media | ||
3 | C o BC (k) | 60 | 50 | 10 | 8.3 | masse cementate di carbonato di calcio | 5 | media | |||||||
4 | (2)Cr | 40 | 0.5 | 10 | 8.4 | 1 | media |
Parametro | Valore |
---|---|
Calcare attivo strato superficiale | da 1 a 13 % |
Calcare attivo entro 80 cm | da 10 a 13 % |
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale | >10 meq/100g |
Salinità strato 0-50 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Salinità strato 50-100 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Disponibilità di ossigeno | buona |
Rischio di incrostamento superficiale | assente |
Fessurabilità | forte |
Capacità in acqua disponibile | moderata (150-225 mm) |
Profondità utile per le radici delle piante | elevata (100-150 cm) |
Percorribilità | moderata |
Resistenza meccanica alle lavorazioni | elevata |
Tempo di attesa per le lavorazioni | lungo |
Inondabilità | nessuna o rara (fino a 1-5 volte/100 anni) |
Capacità di accettazione piogge | moderata |
Purché si provveda alla regimazione delle acque superficiali e alla sistemazione dei versanti,. Condizione essenziale per ottenere tali risultati è la regimazione delle acque superficiali e profonde e la sistemazione dei versanti in relazione al rischio potenziale di perdita di suolo per erosione idrica moderato o alto, i suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti possono sostenere, seppure con qualche limitazione, anche usi agricoli intensivi o utilizzi forestali produttivi. Talvolta i suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti costituiscono inclusioni di piccole dimensioni all'interno di aree dove dominano i suoli Vicobarone. Normalmente la gestione agricola dei due suoli non si differenzia, pur essendo essi dissimili in quanto a comportamento agronomico.
A causa della prevalenza del rischio di perdita di suolo per erosione idrica, le opere di sistemazione e regimazione delle acque dovrebbero tendere ad interrompere o rallentare lo scorrimento di acque superficiali e a favorirne l'infiltrazione; tali obiettivi si possono conseguire riducendo la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e, se possibile, la realizzazione di fossi e scoline permanenti. In funzione della pendenza di questi suoli, compresa tra 15 e 25%, per gli impianti di colture arboree sono adottabili le seguenti sistemazioni: - per pendenze fino al 20% circa sistemazioni a rittochino; - per pendenze oltre al 20% circa, allo scopo di contenere i processi erosivi, sistemazioni a fossi livellari, distanti 50-70 m, con disposizione dei filari a rittochino. La profondità e la conformazione delle sponde dei fossi dovrebbero consentire l'attraversamento dei mezzi meccanici.
Allo scopo di migliorare le caratteristiche strutturali dell'orizzonte di superficie, sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione; inoltre, la presenza di pietre può causare usura eccessiva e rotture degli organi lavoranti. Le lavorazioni con rivoltamento effettuate in condizioni di umidità eccessiva provocano la formazione di zolle molto compatte e di grandi dimensioni, con conseguente riduzione della porosità e della sofficità degli aggregati. Per la disgregazione di queste zolle possono essere necessari successivi interventi, anche con macchine di elevata potenza. Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali. L'inerbimento permanente e totale delle colture arboree è importante nel limitare l'erosione idrica, ma, in questi suoli, può creare una forte competizione idrica con la coltura principale. Per tale motivo, si può ricorrere con successo all'inerbimento dell'interfila su una fascia ristretta e alla minima lavorazione o al diserbo lungo le file. Nel caso si proceda all'inerbimento artificiale, è opportuno scegliere miscugli di specie e varietà a taglia ridotta e/o che interrompono o rallentano l'attività vegetativa nel periodo estivo.Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali.
I suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi azotati. Il Ph elevato può favorire le perdite di azoto per volatilizzazione in caso di utilizzo di concimi contenenti azoto in forma ammoniacale. In questi suoli il fosforo è soggetto a fenomeni di immobilizzazione dovuti all'elevato contenuto di carbonato di calcio. Per tale motivo sono da preferire i perfosfati con prevalenza di fosfato monocalcico (perfosfato semplice, concentrato e triplo). Nel caso di spandimento di liquami zootecnici, al fine di ridurre il rischio di perdita per ruscellamento, possono rivelarsi utili i seguenti accorgimenti: rottura dell'eventuale crosta superficiale, frazionamento degli apporti, interramento.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta delle colture alla profondità utile e, limitatamente all'impianto di colture arboree, al calcare attivo, in quanto queste qualità sono molto variabili e possono anche assumere valori limitanti. La resa delle colture primaverili-estive e di quelle arboree è comunque dipendente dall'andamento climatico stagionale (soprattutto dalle precipitazioni).
I suoli MONTALBO argillosi, 15-20% pendenti non presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno e negli impianti forestali permanenti, ad eccezione della Douglasia, la cui crescita è limitata molto severamente a causa della reazione. Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto nei suoli Montalbo questa qualità è molto variabile e può anche assumere valori limitanti (valori variabili fra 2 e 11%). Le caratteristiche climatiche limitano fortemente la crescita di Acero riccio Olmo montano, Ontano napoletano, Pino nero e Pino silvestre di provenienza alpina e, tra le specie adatte all'arboricoltura da legno, della Douglasia.