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PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti

Descrizione introduttiva

I suoli PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti sono scarsamente pietrosi, moderatamente profondi o superficiali, a tessitura franco limosa o franca argillosa limosa, moderatamente alcalini, da molto a fortemente calcarei nella parte superiore, fortemente calcarei in quella inferiore. Il substrato, costituito da rocce pelitico-arenacee, con rapporto arenaria/pelite variabile (Formazione Marnoso-Arenacea: Membro di Borgo Tossignano ?FMA14-, Membro di Castel del Rio -FMA12-, Membro di Modigliana -FMA11), si riscontra da 50-80 cm di profondità.
I suoli PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti sono presenti nel basso Appennino romagnolo, nelle porzioni convesse e medio alte dei versanti esposti a sud a reggipoggio in corrispondenza delle aree in erosione idrica accelerata. In queste terre la pendenza è compresa tra il 35 e il 70%. L'uso del suolo è a prati, pascoli arborati e/o cespugliati, boschi cedui.

 

Classificazione Soil Taxonomy

(2014) fine silty, mixed, superactive, calcareous, mesic Typic Ustorthents

 

Classificazione WRB

(2014) Calcaric Leptic Regosols

 

Profilo rappresentativo

 

Orizzonti genetici del suolo (valori modali)
OrizGen LimSup Spes Arg Sab Schel S.O. CalcTot CalcAtt pH Ksat DensApp Concentr Conc Qualità
cm cm % % % % % % cm/h %
1 A(p) 0 50 26 10 0 1.3 28 12 8.0 0.03579 1.51 masse non cementate di carbonato di calcio 0 bassa
2 C 50 15 35 13 8.0 masse non cementate di carbonato di calcio 0 bassa
3 Cr 60 28 10 35 bassa

 

 

Qualità specifiche
Parametro Valore
Calcare attivo strato superficiale da 7 a 15 %
Calcare attivo entro 80 cm da 7 a 15 %
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale >10 meq/100g
Salinità strato 0-50 cm non salino (Ece < 2 dS/m)
Salinità strato 50-100 cm non salino (Ece < 2 dS/m)
Disponibilità di ossigeno moderata
Rischio di incrostamento superficiale forte
Fessurabilità media
Profondità utile per le radici delle piante moderatamente elevata (50-100 cm)
Percorribilità scarsa
Resistenza meccanica alle lavorazioni moderata
Tempo di attesa per le lavorazioni medio
Inondabilità nessuna o rara (fino a 1-5 volte/100 anni)

 

Considerazioni sulla gestione

Qualità agronomiche

A causa del rischio potenziale di perdita di suolo per erosione idrica molto alto i suoli PRATOLINO franco argilloso limosi, 35-70% pendenti richiedono interventi di sistemazione e l'adozione di pratiche o indirizzi conservativi (quali l'utilizzo forestale, a prato o a pascolo permanente, le rotazioni con ampia presenza di foraggere o l'inerbimento delle colture arboree). Il loro comportamento agronomico è condizionato dalla profondità utile moderatamente elevata e dalla conseguente capacità in acqua disponibile bassa o molto bassa.

 

Sistemazioni

A causa della prevalenza del rischio di perdita di suolo per erosione idrica, le opere di sistemazione e regimazione delle acque dovrebbero tendere ad interrompere o rallentare lo scorrimento delle acque superficiali e a favorirne l'infiltrazione; tali obiettivi si possono conseguire riducendo la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e, se possibile, la realizzazione di fossi e scoline permanenti. A causa della pendenza di questi suoli, allo scopo di contenere i processi erosivi, per gli impianti di colture arboree sono adottabili le sistemazioni a fossi livellari, distanti 50-70 m, e disposizione dei filari a rittochino. La profondità e la conformazione delle sponde dei fossi dovrebbero consentire l'attraversamento dei mezzi meccanici.

 

Tecniche di lavorazione

La profondità utile può essere parzialmente incrementata con le ripuntature, ma questo aumento può risultare di durata effimera se non vengono adottate pratiche di protezione del suolo dall'erosione idrica. Allo scopo di migliorare le caratteristiche strutturali dell'orizzonte di superficie, sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione. In questi suoli, l'inerbimento permanente e totale delle colture arboree è efficace nel limitare l'erosione idrica, ma, nel contempo, può creare una forte competizione idrica con la coltura principale. Per tale motivo, si può ricorrere con successo all'inerbimento dell'interfila su una fascia ristretta e alla minima lavorazione o al diserbo lungo le file. Nel caso di inerbimento artificiale, è opportuno indirizzare la scelta verso miscugli di specie e varietà a taglia ridotta e/o che interrompono o rallentano l'attività vegetativa nel periodo estivo. Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali.

 

Fertilizzazione

I suoli PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi azotati. Il pH elevato può favorire le perdite di azoto per volatilizzazione in caso di utilizzo di concimi contenenti azoto in forma ammoniacale. In questi suoli il fosforo è soggetto a fenomeni di immobilizzazione dovuti all'elevato contenuto in carbonato di calcio. Per tale motivo sono da preferire i perfosfati con prevalenza di fosfato monocalcico (perfosfato semplice, concentrato e triplo). Apporti di materia organica nel terreno migliorano la struttura ed aumentano la porosità e la capacità di ritenzione idrica diminuendo, nel contempo, i rischi di perdita di suolo. Nel caso di spandimento di liquami zootecnici, al fine di ridurre il rischio di perdita per ruscellamento, possono rivelarsi utili i seguenti accorgimenti: rottura dell'eventuale crosta superficiale, frazionamento degli apporti, interramento.

 

 

Indicazioni sulla scelta delle colture

Indicazioni per la scelta delle colture agrarie

I suoli PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti presentano importanti limitazioni alla produzione delle principali colture agrarie, a causa della profondità utile alle radici moderatamente elevata e della pendenza. Queste caratteristiche, associate alla capacità in acqua disponibile bassa o molto bassa, determinano un elevato rischio di deficit idrico, particolarmente severo nelle annate con scarse precipitazioni estive, che influenza negativamente la resa delle colture a crescita primaverile-estiva. Tali limitazioni restringono la gamma delle coltivazioni praticabili al prato, al pascolo permanente e alle foraggere, eventualmente in avvicendamento con cereali autunno-vernini.

 

Indicazioni per la scelta delle specie forestali

I suoli PRATOLINO franco limosi, 35-70% pendenti presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno, a causa della pendenza e della capacità in acqua disponibile bassa o molto bassa. Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto in questi suoli questa può anche assumere valori limitanti. La crescita delle principali specie forestali utilizzabili nei boschi permanenti, invece, non incontra importanti limitazioni edafiche. Le caratteristiche climatiche limitano fortemente, soprattutto alle quote minori, la crescita di Acero riccio Olmo montano, Ontano napoletano, Pino nero e Pino silvestre di provenienza alpina e, tra le specie adatte all'arboricoltura da legno, della Douglasia.