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I suoli SIGNATICO sono pietrosi, profondi o molto profondi; a tessitura franca argillosa limosa o argillosa limosa, ghiaiosa, molto calcarei e debolmente alcalini in superficie; a tessitura franca argillosa limosa o argillosa limosa, molto ciottolosa, da molto a fortemente calcarei e moderatamente alcalini in profondità.
Il substrato, costituito da materiali di origine franosa a composizione calcareo marnosa (formazione di Monte Caio-CAO-, di Bettola -BET- e del Monte Orocco -ORO-), si riscontra da 50-140 cm (tipicamente 85 cm) di profondità.
I suoli SIGNATICO sono presenti nel medio Appennino emiliano, situati nelle zone di accumulo di versanti irregolari per frana, in contesti caratterizzati da versanti irregolari con zone di accumulo intercalate a displuvi secondari.
In queste terre la pendenza è compresa tra il 10 e il 25%.
L'uso del suolo è a a seminativi (cereali, medica) e prati poliennali.
(2010) loamy skeletal, mixed, superactive, mesic Oxyaquic Eutrudepts
(2014) Calcaric Skeletic Cambisols (Oxyaquic)
N° | OrizGen | LimSup | Spes | Arg | Sab | Schel | S.O. | CalcTot | CalcAtt | pH | Ksat | DensApp | Concentr | Conc | Qualità |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
cm | cm | % | % | % | % | % | % | cm/h | % | ||||||
1 | A(p) | 0 | 40 | 36 | 18 | 25 | 3.0 | 25 | 11 | 7.8 | 0.0246 | 1.4399999999999999 | 0 | bassa | |
2 | Bw o BC | 40 | 45 | 37 | 11 | 40 | 1.5 | 21 | 7 | 8.2 | bassa | ||||
3 | C(g) | 85 | 30 | 25 | 50 | bassa |
Parametro | Valore |
---|---|
Calcare attivo strato superficiale | da 10 a 12 % |
Calcare attivo entro 80 cm | da 5 a 13 % |
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale | >10 meq/100g |
Salinità strato 0-50 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Salinità strato 50-100 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Disponibilità di ossigeno | moderata |
Rischio di incrostamento superficiale | assente |
Fessurabilità | media |
Profondità utile per le radici delle piante | molto elevata (>150 cm) |
Percorribilità | moderata per pendenza |
Resistenza meccanica alle lavorazioni | moderata , per pietrosità superficiale |
Tempo di attesa per le lavorazioni | lungo |
Inondabilità | nessuna o rara (fino a 1-5 volte/100 anni) |
Capacità depurativa | da alta a molto alta |
Capacità di accettazione piogge | alta |
Rischio di perdite di suolo per erosione | moderato |
I suoli SIGNATICO sono su pendici interessate da instabilità strutturale molto elevata, con fenomeni profondi, che possono interessare il versante nel suo insieme, e da fenomeni superficiali, del tipo smottamenti. All'interno di queste pendici essi occupano le posizioni che con maggiore frequenza sono interessate da movimenti di massa. Questi processi, per intensità ed estensione, non sono gestibili a livello aziendale ma richiedono interventi di sistemazione idraulico-forestale, come la regimazione dei torrenti e i drenaggi tubolari profondi.
I suoli SIGNATICO sono su accumuli di frana anche di notevole potenza. Le attività agricole probabilmente hanno un'influenza limitata sull'insorgenza di movimenti franosi di notevoli dimensioni, in quanto difficilmente le acque superficiali possono raggiungere l'interfaccia con eventuali piani di scivolamento profondi. Possono invece influenzare la comparsa di movimenti di massa che interessano gli strati superficiali e i processi di erosione idrica per scorrimento superficiale. L'abbandono delle opere di presidio agricolo condurrebbe probabilmente all'intensificazione dei processi di dissesto idrogeologico. Localmente i suoli SIGNATICO possono essere soggetti a deposizione di materiali erosi dai suoli TORRE e trasportati con le acque di scorrimento superficiale. Notevole importanza rivestono pertanto le opere di sistemazione e regimazione delle acque, che dovrebbero essere finalizzate ad allontanare rapidamente le acque superficiali e profonde, riducendone l'infiltrazione nel suolo ed eliminando quelle eccedenti. Tali obiettivi si possono conseguire riducendo la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e ricorrendo ad opere di drenaggio profondo o all'utilizzo dell'aratro talpa.
Allo scopo di migliorare le caratteristiche strutturali dell'orizzonte di superficie, sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione; inoltre, la presenza di pietre può causare usura eccessiva e rotture degli organi lavoranti. Le lavorazioni con rivoltamento effettuate in condizioni di umidità eccessiva provocano la formazione di zolle molto compatte e di grandi dimensioni, con conseguente riduzione della porosità e della sofficità degli aggregati. Per la disgregazione di queste zolle possono essere necessari successivi interventi, anche con macchine di elevata potenza. Le lavorazioni a rittochino sono da preferirsi in quanto facilitano l'eliminazione delle acque in eccesso. Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali.
I suoli SIGNATICO non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi azotati. Il pH elevato può favorire le perdite di azoto per volatilizzazione in caso di utilizzo di concimi contenenti questo elemento in forma ammoniacale. In questi suoli il fosforo può essere soggetto a fenomeni di immobilizzazione dovuti al contenuto in carbonato di calcio. Per tale motivo sono da preferire i perfosfati con prevalenza di fosfato monocalcico (perfosfato semplice, concentrato e triplo). Nel caso di spandimento di liquami zootecnici, al fine di ridurre il rischio di perdita per ruscellamento, possono rivelarsi utili i seguenti accorgimenti:, frazionamento degli apporti, interramento.
I suoli SIGNATICO non presentano importanti limitazioni alla produzione delle principali colture agrarie, ad eccezione della disponibilità di ossigeno, che può limitare la produzione delle colture arboree più sensibili. Le possibilità di gestione di questi suoli sono tuttavia fortemente condizionate dall'elevato rischio di erosione per movimenti di massa, che, insieme alle limitazioni dovute al clima, più sensibili alle altitudini maggiori, restringe la gamma delle colture praticabili alle foraggere e ai cereali autunno-vernini. Le foraggere, in particolare i prati polifiti e monofiti di graminacee, soprattutto festuca, e i cereali autunno-vernini, utilizzando elevati quantitativi di acqua nelle stagioni piovose, contribuiscono parzialmente alla eliminazione delle acque in eccesso nel terreno.
I suoli SIGNATICO non presentano importanti limitazioni edafiche alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno e negli impianti forestali permanenti, ad eccezione della Douglasia e del Ciliegio, la cui crescita è limitata molto severamente rispettivamente a causa della reazione e della disponibilità di ossigeno. Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto nei suoli Signatico questa qualità può assumere valori limitanti. I suoli Signatico inoltre possono essere coinvolti in movimenti di massa ed il carico dell'impianto forestale potrebbe contribuire ad aggravare l'instabilità del versante.