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I suoli VALLE sono scarsamente pietrosi, molto profondi; a tessitura franca o franca argillosa, scarsamente ghiaiosa, da non a scarsamemente calcarei, da neutri a debolmente alcalini in superficie; a tessitura franca argillosa o franca argillosa limosa o franca, ciottolosi o molto ciottolosi, scarsamente calcarei e moderatamente alcalini in profondità.
Il substrato, costituito da depositi di versante derivati da rocce arenaceo-pelitiche (formazione di Monghidoro -MOH-, di Montevenere -MOV- e delle Marne rosate di Tizzano -MRO-), non si riscontra entro 150 cm di profondità.
I suoli VALLE sono presenti nel basso e medio Appennino emiliano, situati in zone di accumulo di versanti irregolari e su corpi di frana.
In queste terre la pendenza è compresa tra il 15 e il 30%.
L'uso del suolo è a seminativi e prati poliennali.
(2010) fine loamy, mixed, superactive, mesic Oxyaquic Eutrudepts
(2014) Eutric Cambisols (Loamic, Oxiaquic)
N° | OrizGen | LimSup | Spes | Arg | Sab | Schel | S.O. | CalcTot | CalcAtt | pH | Ksat | DensApp | Concentr | Conc | Qualità |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
cm | cm | % | % | % | % | % | % | cm/h | % | ||||||
1 | Ap | 0 | 40 | 34 | 10 | 15 | 2.5 | 1 | 0 | 7.5 | 0.02524 | 1.4299999999999999 | 0 | media | |
2 | Bw | 40 | 50 | 32 | 10 | 2 | 1 | 8.1 | media | ||||||
3 | Bgb | 80 | 42 | 5 | 10 | media |
Parametro | Valore |
---|---|
Calcare attivo strato superficiale | da 0 a 2 % |
Calcare attivo entro 80 cm | da 0 a 6 % |
Capacità di scambio cationico nello strato superficiale | >10 meq/100g |
Salinità strato 0-50 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Salinità strato 50-100 cm | non salino (Ece < 2 dS/m) |
Disponibilità di ossigeno | moderata |
Rischio di incrostamento superficiale | assente |
Fessurabilità | bassa |
Capacità in acqua disponibile | da alta (225-300 mm) a moderata (150-225 mm) |
Profondità utile per le radici delle piante | da molto elevata (>150 cm) a elevata (100-150 cm) |
Percorribilità | moderata a causa della pendenza |
Resistenza meccanica alle lavorazioni | moderata |
Tempo di attesa per le lavorazioni | medio |
Inondabilità | nessuna o rara (fino a 1-5 volte/100 anni) |
Capacità depurativa | da molto alta a alta |
Capacità di accettazione piogge | da bassa a molto bassa a causa della pendenza e della disponibilità di ossigeno |
Rischio di perdite di suolo per erosione | da alto a moderato in funzione della pendenza |
Purché si provveda alla regimazione delle acque superficiali e profonde e alla sistemazione dei versanti. Condizione essenziale per ottenere tali risultati è la regimazione delle acque superficiali e profonde e la sistemazione dei versanti in relazione al rischio potenziale di perdita di suolo per movimenti di massa e, in secondo luogo, per erosione idrica, i suoli VALLE possono sostenere usi agricoli estensivi.
I suoli VALLE sono interessati dalla contemporanea presenza di processi erosivi per azione dell'acqua a per azione della gravità (movimenti di massa). Le attività agricole probabilmente hanno un'influenza limitata sull'insorgenza di movimenti franosi di notevoli dimensioni, in quanto difficilmente le acque superficiali possono raggiungere l'interfaccia con eventuali piani di scivolamento profondi. Possono invece influenzare la comparsa di movimenti di massa che interessano gli strati superficiali e i processi di erosione idrica per scorrimento superficiale. Qualora prevalgano i fenomeni franosi, le opere di sistemazione e regimazione delle acque dovrebbero essere finalizzate ad allontanare rapidamente le acque profonde mediante opere di drenaggio e a ridurre l'infiltrazione nel suolo di quelle superficiali; qualora prevalgano i processi di erosione idrica, a interrompere o rallentare lo scorrimento delle acque superficiali e a favorirne l'infiltrazione. In ogni caso è opportuno ridurre la lunghezza degli appezzamenti mediante l'apertura di fossi acquai obliqui o trasversali e di fossi e scoline permanenti.
Allo scopo di migliorare le caratteristiche strutturali dell'orizzonte di superficie, sono da preferire le arature poco profonde e l'utilizzo di macchine con organi lavoranti che non frantumano il terreno (vangatrici, erpici, sarchiatrici). Ripetute fresature possono causare eccessiva disgregazione e polverizzazione del terreno, favorendo, in tal modo, l'erosione, e, per la presenza di ghiaia, usura e rotture degli organi lavoranti. Le lavorazioni a rittochino sono da preferirsi in quanto facilitano l'eliminazione delle acque in eccesso. Le pratiche agricole in questi suoli possono accentuare il rischio di erosione in particolare per movimenti di massa, che in genere sono superficiali.
I suoli VALLE non presentano particolari limitazioni o vincoli nella scelta dei concimi azotati. Il pH elevato può favorire le perdite di azoto per volatilizzazione in caso di utilizzo di concimi contenenti azoto in forma ammoniacale. Apporti di materia organica nel terreno migliorano la struttura ed aumentano la porosità e la capacità di ritenzione idrica diminuendo, nel contempo, i rischi di perdita di suolo. Nel caso di spandimento di liquami zootecnici, al fine di ridurre il rischio di perdita per ruscellamento,
I suoli VALLE non presentano importanti limitazioni alla produzione delle principali colture erbacee praticabili in collina e di alcune colture arboree (albicocco, susino, melo ,pero e vite). Altre colture arboree (actinidia, ciliegio e pesco) incontrano invece importanti limitazioni a causa della disponibilità d'ossigeno. La disponibilità termica può limitare fortemente, soprattutto alle quote maggiori, la produzione delle colture primaverili-estive, di quelle frutticole e della vite.
I suoli VALLE non presentano importanti limitazioni alla crescita delle principali specie forestali utilizzabili nei boschi permanenti. Alcune specie forestali utilizzabili nell'arboricoltura da legno (Ciliegio e Douglasia) incontrano invece importanti limitazioni a causa della disponibilità d'ossigeno o della reazione Particolare attenzione deve essere posta, nel caso di impianti di Noce, al calcare attivo, in quanto nei suoli Valle questa qualità può assumere valori limitanti. Le caratteristiche climatiche limitano fortemente, soprattutto alle quote minori, la crescita di Acero riccio Olmo montano, Ontano napoletano, Pino nero e Pino silvestre di provenienza alpina e, tra le specie adatte all'arboricoltura da legno, della Douglasia. I suoli Valle inoltre possono essere coinvolti in movimenti di massa ed il carico dell'impianto forestale potrebbe contribuire ad aggravare i fenomeni di instabilità dei versanti.