Finestra tettonica di BobbioMeandri di San SalvatoreGeosito di rilevanza regionaleTra Marsaglia e Bobbio la valle del Trebbia incide rocce sedimentarie torbiditiche prevalentemente arenacee riferite alla successione del Cervarola, affioranti in finestra tettonica ed esposte estesamente lungo i fianchi di spettacolari meandri incassati.
Finestra tettonica di Bobbio - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Finestra tettonica di Bobbio - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
La valle del fiume Trebbia, tra Marsaglia e Bobbio, incide rocce sedimentarie torbiditiche, prevalentemente arenacee, riferite alla successione del Cervarola, raggruppate nella Formazione di Bobbio (Miocene inferiore) e nelle Marne di Monte la Croce. Queste unità affiorano in finestra tettonica, e sono esposte in spettacolari pareti lungo i fianchi dei meandri incassati che segnano il fondovalle del Fiume Trebbia. Si tratta di alternanze di strati di arenarie e di rocce sempre sedimentarie ma a granulometria più fine, come siltiti e peliti (Membro di Brugnello della F. di Bobbio). Importanti informazioni derivano anche dallo studio della composizione delle arenarie della Formazione di Bobbio. Questo studio ha permesso di stabilire che i granuli sono costituiti in maggioranza da rocce metamorfiche che oggi ritroviamo nelle Alpi. Questo significa che nel Miocene inferiore, quando l'Appennino era sempre caratterizzato da profondi bacini marini, le Alpi erano già emerse e sottoposte a una importante erosione. I materiali derivati da questa erosione si accumulavano per poi venire trasportati mediante le correnti di torbida fino nei bacini profondi dell'Appennino Settentrionale. Lungo il fianco sinistro della valle, sino ai rilievi di Pietranera e Bricicarana, si osservano gli accavallamenti delle unità subliguri (Argille e calcari di Canetolo) e liguri (Flysch di Monte Penice, Argille a Palobini, Complesso del Monte Ragola) sulle Arenarie di Bobbio, strutture delimitano la finestra tettonica, evidenziando la giacitura profonda delle Arenarie di Bobbio nella struttura a falde dell'edificio montuoso. Particolarmente spettacolare la successione di meandri incassati, all'interno della "finestra tettonica di Bobbio", tra le località S. Salvatore e Brugnello. Le rocce torbiditiche che vi affiorano, esposte estesamente lungo i fianchi vallivi e le sponde del Trebbia, sono riferite alla Formazione di Bobbio, mostrano una intensamente tettonizzazione, con strati verticalizzati e fortemente piegati. Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Strutturale - Geomorfologico - Stratigrafico;
Geotipi presenti: Meandri incassati - Strati verticalizzati - Area di riferimento - Strutture tettoniche;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: consigliablie;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Geositi vicini
Link utili
Aree di notevole interesse pubblico (https://territorio.regione.emilia-romagna.it/paesaggio/beni-paesaggistici/arch_beni136/pc136)
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio piacentino.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità. |