Ofiolite serpentinitica lungo il versante sinistro del torrente Ceno, sfruttata da una cava nella prima metà del 1900 per l'estrazione di steatite, varietà di talco utilizzato principalmente come lubrificante secco.
Geografia
Superficie totale: 3.05 ettari.
Quota altimetrica minima 920.6m. s.l.m., quota altimetrica massima 977.1m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo il versante sinistro del torrente Ceno, a monte di Cogno di Gazzo, spicca una rupe ofiolitica costituita da una serpentinite ricca in steatite, nella quale si riconosce un ampio fronte di cava, abbandonato da decenni. La cava, attiva nei primi decenni del 1900 e gestita dalla Società Anonima Mineraria Talco Val Ceno, estraeva la steatite, una varietà di talco con alto grado di fusibilità che veniva utilizzato come lubrificante secco e per fabbricare beccucci per lampade a gas e acetilene. I vecchi fronti di cava mostrano uno stato di avanzata e spontanea colonizzazione da parte della vegetazione.
"L'attività estrattiva e le risorse minerarie della Regione Emilia-Romagna" - Scicli Attilio [1972] Poligrafici Artioli, Modena.
Avvertenze
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