Piccole conche d'origine glaciale, occupate da laghi-torbiere, che formano vari ripiani a quote diverse lungo il versante orientale delle Cime di Romecchio, e che costituiscono il fondo di un circo inciso a gradinata nelle arenarie del Macigno.
Geografia
Comune PIEVEPELAGO (MO)
Superficie totale: 19.4 ettari.
Quota altimetrica minima 1572.7m. s.l.m., quota altimetrica massima 1765.4m. s.l.m.
Località C.me DI ROMECCHIO (Comune di PIEVEPELAGO - MO)
Nel versante orientale delle Cime di Romecchio (1791 m), costituito dalle torbiditi arenacee della formazione del Macigno (di età Oligocene sup. ed appartenente ai depositi della Successione Toscana), verso nord est si apre un circo di medie dimensioni. Il fondo del circo è inciso a gradinata e sui vari ripiani si susseguono le piccole conche dei Lagacci della Porticciola, di origine glaciale.
Sul ripiano più elevato si apre la conca del Lagaccio superiore, minuscolo specchio d'acqua poco profondo, chiuso a valle da un cordone morenico alto 5 - 6 m. A valle segue un gradino, ai piedi del quale si trova un secondo bacino lacustre, un poco più grande del precedente, quasi completamente interrato da depositi alluvionali, trasformato in prato paludoso. Questa conca è sbarrata da una collinetta morenica, alta circa 8 m. Un'altra pozza di minori dimensioni si trova un poco a nord est ed è circondata anch'essa da una collinetta morenica.
I Lagacci della Porticciola rappresentano un esempio di laghi completamente interrati; d'estate, infatti, si presentano come verdi prati pianeggianti, che solo nella stagione delle piogge o alla fusione delle nevi si ricoprono di un velo d'acqua che conferisce temporaneamente un aspetto lacustre.
"Gli antichi ghiacciai dell'Appennino settentrionale. Studio morfologico e paleogeografico" - Losacco U. [1982] Atti Soc.Nat.Mat. di Modena, Vol 113, Modena.
Avvertenze
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