L'incisione fluviale lungo l'alveo del Torrente Tiepido ha esposto una interessante sezione di sedimenti marini pleistocenici riccamente fossiliferi che passano verso l'alto ai depositi transizionali e poi continentali. Formazioni nettamente stratificate.
Geografia
Comune MARANELLO (MO)
Superficie totale: 14.5 ettari.
Quota altimetrica minima 108.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 149.5m. s.l.m.
Località Pozza (Comune di MARANELLO - MO)
Località Gorzano (Comune di MARANELLO - MO)
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Nell'alveo del torrente Tiepido che, a monte della località di Pozza, scorre a lato e parallelo alla strada statale n° 12, è possibile osservare uno dei pochi affioramenti nel quale è registrato il passaggio tra la sedimentazione d'ambiente marino del Quaternario e quella, successiva, prima d'ambiente di transizione e poi continentale. Tra le località Gorzano e Pozza, nell'incisione dell'alveo del T. Tiepido, a poche diecine di metri dal tracciato stradale, procedendo da monte verso valle, si può osservare la parte sommitale delle Argille Azzurre, marine, d'età pleistocenica, alle quali si sovrappongono stratigraficamente i depositi sabbiosi, litorali, della formazione delle sabbie gialle, con spessore di pochi metri. A questa formazione succedono i depositi continentali del Pleistocene medio, che affiorano per parecchie decine di metri e che sono caratterizzati da strati lenticolari di ghiaie, alternati a strati limosi e sabbiosi di colore giallastro. Intercalato a questi ultimi, uno strato ghiaioso assai spesso si presenta profondamente alterato, con colore rossastro, conseguente a fenomeni pedogenetici sviluppatisi durante il Pleistocene medio.
Le diverse formazioni in successione si presentano nettamente stratificate, con immersione verso nord, al di sotto delle alluvioni della antistante pianura, dove gli strati ghiaiosi continentali costituiscono la sede delle falde acquifere utilizzate per diversi usi.
I depositi marini sono sempre ricchi di resti fossili, malacofaune (Lamellibranchi e Gasteropodi) e microfaune (Foraminiferi e Nannofossili) caratteristiche di questo periodo.
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Evoluzione Plio-Quaternaria del margine appenninico modenese e dell'antistante pianura. Note illustrative alla Carta Geologica." - GASPERI G., CREMASCHI M., MANTOVANI UGUZZONI M.P., CARDARELLI A., CATTANI M. & LABATE D. [1989] Mem. Soc. Geol. It., 39, 375-432.
"La successione pleistocenica marina e continentale del T. Tiepido (Appennino Modenese)." - Annovi A., Cremaschi M., Fregni P.& Gasperi G. [1979] Geogr. Fis. Dinam. Quat., 1, 1-22.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.