Tratto vallivo profondamente incassato al passaggio tra le arenarie della Formazione di Loiano e le calareniti della Formazione di Pantano. Nell'area sono presenti alcuni affioramenti di interesse stratigrafico e sedimentologico.
Strutture dell'affioramento delle Gole del torrente Zena - Foto Archivio Servizio Geologico
Strutture dell'affioramento delle Gole del torrente Zena - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 58.38 ettari.
Quota altimetrica minima 340.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 537.5m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
A valle dell'abitato di Quinzano, dove si chiude la testata del torrente Zena articolata in un ampio bacino di raccolta, il torrente scorre in una stretta gola che incide le arenarie di Loiano e la Formazione di Pantano, segnata da un cascata.
In questa zona la Formazione di Pantano si trova in una facies particolare, correlabile al corpo di Calvenzano. Lungo la strada si osserva un interessante affioramento con un livello di sedimenti che conservano al loro interno chiare strutture sedimentarie di piccole dimensioni, che fanno di questo intervallo uno dei meglio interpretabili all'interno della formazione.
Sono presenti anche granuli verdi (glauconie), indice che il fondale aveva subito un rapido approfondimento.
Subito a sud si passa alle arenarie di Loiano, e questo passaggio, assieme alle glauconie, indica un chiara trasgressione, ovvero un innalzamento molto rapido del livello marino.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Sedimentologico;
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