Poggio Montironi
![]() Geosito di rilevanza regionaleAffioramento spettacolare, di grande interesse stratigrafico, che dal fondovalle del Bidente arriva sino alla cima del Poggio Montoroni e prosegue lungo il suo fianco meridionale, dove si attraversano diversi membri della Formazione Marnoso Areancea.
Controimpronte di fondo, da trascinamento, alla base di uno strato - Foto Archivio Servizio Geologico
![]() Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
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Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
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Descrizione
Dal fondovalle Bidente si stacca un imponente crinale roccioso segnato dalla regolare alternanza di strati arenacei e marnosi, a giacitura sub-orizzontale, che affiorano con continuità sino alle culminazioni di Poggio Spicchio e Poggio Montironi, proseguendo poi sino al Monte della Fratta, formando le balze a strapiombo che segnano il versante sinistro del torrente Riborsia. L'affioramento è spettacolare e di grande interesse stratigrafico poiché permette di seguire con continuità uno spessore di oltre 600 metri della Formazione Marnoso Arenacea, nei suoi membri di Corniolo, Premilcuore, Galeata e Collina. Dal punto di vista strutturale il crinale seziona il fianco orientale di una brachisinclinale dove si attraversano, dal basso verso l'alto, i membri di Corniolo, Premilcuore, Galeata e Collina di questa Formazione. Lungo l'affioramento si osservano diversi strati guida, tra i quali è particolarmente evidente la Colombina di Montellero (sono chiamati "colombine" gli strati guida caratterizzati da un elevato tenore in carbonati e che di conseguenza presentano colore molto chiaro), che si segue dalle pendici di Poggio Montironi sino agli affioramenti sottostanti il Monte della Fratta. La Colombina di Montellero, per la notevole evidenza e continuità di esposizione che mostra in questi affioramenti, era stata denominata in un primo momento Colombina di Poggio Montironi; verificata in un secondo tempo la sua corrispondenza con la colombina di Montellero, ha comunque mantenuto questo primo nome, noto a livello regionale già dal 1986. Presso la cima del Monte della Fratta è invece possibile riconoscere alcune delle colombine più alte stratigraficamente, tra cui la Colombina della Fratta. Lungo il Torrente Riborsia, a valle di un piccolo terrazzo alluvionale su cui si trovano i ruderi del mulino di Riborsia, è presente una cascata strutturata in due salti, ognuno dei quali supera i 10 m di altezza, per cui in totale l'acqua compie un dislivello di 25-30 metri. Il primo salto inizia con un tratto di canale inciso in uno spesso strato arenaceo, che sporge dall'affioramento a formare un pronunciato cornicione, ed all'osservazione è evidente il procedere regressivo dell'erosione e le forme che derivano dalla minore erodibilità dello strato arenaceo rispetto a quelli a componente più marnosa. Altre informazioni sul geosito
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Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione
Il geosito si raggiunge anche percorrendo la SP4, dove si presenta con affioramenti ben esposti tra le località Berleta e Cabelli. Per raggiungere le cascate, dal ponticello sul Rio di Ribosia si risale il corso del ruscello fino alle cascate; la vegetazione è fitta e la risalita non è semplice. In alternativa, qualora si dispone di un GPS, si può risalire lungo il crinale di Poggio Mortironi, per poi ridiscendere nella vallata in corrispondenza delle cascate (le cascate non sono visibili dall?alto, quindi la loro individuazione può essere complessa).
Geositi vicini
Link utili
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![]() ![]() ![]() Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità. |