Tratto vallivo profondamente incassato con alveo caratterizzato da morfologie da erosione (cascate e marmitte dei giganti) e affiancato da ripide pareti rocciose.
Fosso Satanasso - Foto Archivio Servizio Geologico
Fosso Satanasso - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Comune SANTA SOFIA (FC)
Superficie totale: 43.59 ettari.
Quota altimetrica minima 823.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 1473.7m. s.l.m.
Profondo vallone alla testata del Bidente delle Celle.
Tratto vallivo profondamente incassato con alveo caratterizzato da morfologie da erosione (cascate e marmitte dei giganti) e affiancato da ripide pareti rocciose. Il solco vallivo taglia la litofacies di Campigna del Membro di Premilcuore, Formazione Marnoso Arenacea, formata da torbiditi arenacee molto grossolane in strati piuttosto potenti aventi giaciture a reggipoggio.
Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
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Bibliografia
"La geologia del Foglio 265 - S. Piero in Bagno (Appennino Settentrionale)" - Martelli L. [1994] "La Cartografia Geologica della Regione Emilia Romagna". Archivio Cartografico Regione Emilia-Romagna, Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.