La sorgente dell'Arno si trova nel primo tratto di un impluvio che si approfondisce subito a valle di una zona subpianeggiante, lungo il versante meridionale del monte Falterona, a quota 1372. La sorgente è circondata da grossi massi mentre tutta la zona soprastante è rivestiva da una coltre detritica di versante.
La sorgente dell'Arno - Foto Archivio Servizio Geologico
La sorgente dell'Arno - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Località Monte Falterona (Comune di PRATOVECCHIO STIA - AR)
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
La sorgente si trova nel primo tratto di un impluvio che si approfondisce subito a valle di una zona subpianeggiante, lungo il versante meridionale del monte Falterona, a quota 1372. La sorgente è circondata da grossi massi mentre tutta la zona soprastante è rivestiva da una coltre detritica di versante, potrebbe trattarsi si una sorgente di detrito, dove le acque vengono restituite a giorno al contatto tra coltre detritica e substrato roccioso. La portata, misurata il 6 giugno 1998 è risultata essere circa 2 l/sec. Lo sbocco sorgivo è sovrastato da una lapide che cita i versi di Dante.
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Bibliografia
"Guida all'escursione: il bacino e l'asta fluviale dell'Arno e del Serchio -Società Geologica Italiana, 76° riunione estiva, L'Appennino Settentrionale" - AA.VV. [1992] 76° riunione estiva, L'Appennino Settentrionale, Firenze 25-26 Settembre 1992.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.