Geologia, sismica e suoli

Valle Bertuzzi

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Geosito di rilevanza regionale

La Valle Bertuzzi è una grande palude salmastra che in totale copre 2.000 ettari, con profondità media intorno ai 60m. Si caratterizza per la presenza di numerosi dossi emergenti, formatasi già da molti secoli per la sommersione dell'ala sud del delta medievale del Po di Volano.

Il paesaggio palustre della Valle Bertuzzi.
Il paesaggio palustre della Valle Bertuzzi.
Il paesaggio palustre della Valle Bertuzzi.
La Valle Bertuzzi durante un tramonto invernale.
La Valle Bertuzzi durante un tramonto invernale.
La Valle Bertuzzi durante un tramonto invernale.
Geografia
  • Superficie totale: 1954.33 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

La Valle Bertuzzi è una grande palude salmastra, un sistema vallivo costituito da tre bacini comunicanti tra loro (Valle Cantone, Valle Bertuzzi e Valle Nuova ) che in totale coprono 2.000 ettari, con profondità media intorno ai 60 cm, formatasi già da molti secoli per la sommersione dell'ala sud del delta medievale del Po di Volano, in seguito alla "rotta di Ficarolo". Dei numerosi cordoni litoranei, che avevano marcato il progressivo sviluppo di questo delta, rimane traccia negli allineamenti di barene. Coincide con uno di tali cordoni (quello dei X sec. d.C.) anche il complesso cordone che limita a est la Valle Bertuzzi, e che è qui percorso dalla cosiddetta "strada sopraelevata" (o, impropriamente, via Acciaioli). Il terrapieno della strada è in realtà un grande argine, costruito negli anni '60 fra Porto Garibaldi e Volano per difendere alle ingressioni marine il territorio retrostante. Il carattere salmastro della "valle" è dovuto soprattutto al fatto che fino ai primi decenni dei presente secolo il bacino era in comunicazione col mare. I fondali sono costituiti da argille, limi e materiali bioclastici. In corrispondenza delle barene si incontrano sabbie, per lo più sormontate da materiali argillosi e bioclastici trattenuti dalle piante palustri (specialmente dai salicornieti), che hanno permesso la crescita verticale dei dossi man mano che il territorio si andava abbassando per subsidenza. Tale meccanismo di aggradazione conferisce talora a queste barene forme ad anello (come dei piccoli atolli). Oltre che dai salicornieti (Salicomia fruticosa), la vegetazione è caratterizzata da giuncheti e prati salmastri, con Limonium comune. Fra l'avifauna si segnalano il Cavaliere d'Italia e una recentissima presenza stagionale di fenicotteri rosa. La Valle è sistematicamente sfruttata per l'itticoltura di tipo estensivo (anguille e cefali). La cattura è effettuata nei "lavorieri", grandi trappole formate da labirinti di canali e graticci. Per il ricambio delle acque oggi viene utilizzato un sistema di prese dal Volano.

Sottoposta nel 1984 alla legge n. 1497 del 1939 (tutela delle bellezze naturali), riconosciuta nel 1981 zona umida di importanza internazionale per la Convenzione di Ramsar, la Valle Bertuzzi è oggi tutelata dal Parco Regionale emiliano-romagnolo dei Delta dei Po, ricadendo parte in zona B e parte in zona di Preparco.

Tratto da Relazione scientifica presentata al Convegno "Le Pianure - conoscenza e salvaguardia" svolto a Ferrara, novembre 1999. Autore: Marco Bondesan, Dip. Scienze della terra, Università di Ferrara.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico;
Geotipi presenti: Palude - Barene - Paleodelta marino;
Interessi contestuali: Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: molto facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"La Pianura, geologia suoli e ambienti in Emilia-Romagna" - AA. VV. (a cura di A. Amorosi) [2009] Regione Emilia Romagna, collana Terre e Acque, Ed Pendragon, Bologna.
"Carta geomorfologica della Pianura Padana, Carta altimetrica e dei movimenti verticali del suolo della Pianura Padana. Scala 1:250.000." - AA VV. [1997] S.EL.CA., Firenze.
"New evidence on the evolution of the Po-delta coastal plain during the Holocene." - BONDESAN M., FAVERO V & VIGNALS M.J. [1995] Quaternary International, 29/30, pp. 105-110.
"L'area deltizia padana: caratteri geografici e geomorfologici" - BONDESAN M. [1990] In "Il Parco dei delta del Po: studi ed immagini, vol. II" (a cura di M. Bondesan).
"Geomorphological hazards in the Po delta and adjacent areas" - BONDESAN M. [1989] Geogr. Fis. Din. Quat., Suppl. 2, pp. 25-33.
"Il ramo più settentrionale del Po nell'antichità." - CASTIGLIONI G.B. [1978] Atti Mem. Acc. Patav. Sc. Lett. Arti, 90, pp. 157-164, Padova.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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