Valle Bertuzzi
![]() Geosito di rilevanza regionaleLa Valle Bertuzzi è una grande palude salmastra che in totale copre 2.000 ettari, con profondità media intorno ai 60m. Si caratterizza per la presenza di numerosi dossi emergenti, formatasi già da molti secoli per la sommersione dell'ala sud del delta medievale del Po di Volano.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
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Descrizione
La Valle Bertuzzi è una grande palude salmastra, un sistema vallivo costituito da tre bacini comunicanti tra loro (Valle Cantone, Valle Bertuzzi e Valle Nuova ) che in totale coprono 2.000 ettari, con profondità media intorno ai 60 cm, formatasi già da molti secoli per la sommersione dell'ala sud del delta medievale del Po di Volano, in seguito alla "rotta di Ficarolo". Dei numerosi cordoni litoranei, che avevano marcato il progressivo sviluppo di questo delta, rimane traccia negli allineamenti di barene. Coincide con uno di tali cordoni (quello dei X sec. d.C.) anche il complesso cordone che limita a est la Valle Bertuzzi, e che è qui percorso dalla cosiddetta "strada sopraelevata" (o, impropriamente, via Acciaioli). Il terrapieno della strada è in realtà un grande argine, costruito negli anni '60 fra Porto Garibaldi e Volano per difendere alle ingressioni marine il territorio retrostante. Il carattere salmastro della "valle" è dovuto soprattutto al fatto che fino ai primi decenni dei presente secolo il bacino era in comunicazione col mare. I fondali sono costituiti da argille, limi e materiali bioclastici. In corrispondenza delle barene si incontrano sabbie, per lo più sormontate da materiali argillosi e bioclastici trattenuti dalle piante palustri (specialmente dai salicornieti), che hanno permesso la crescita verticale dei dossi man mano che il territorio si andava abbassando per subsidenza. Tale meccanismo di aggradazione conferisce talora a queste barene forme ad anello (come dei piccoli atolli). Oltre che dai salicornieti (Salicomia fruticosa), la vegetazione è caratterizzata da giuncheti e prati salmastri, con Limonium comune. Fra l'avifauna si segnalano il Cavaliere d'Italia e una recentissima presenza stagionale di fenicotteri rosa. La Valle è sistematicamente sfruttata per l'itticoltura di tipo estensivo (anguille e cefali). La cattura è effettuata nei "lavorieri", grandi trappole formate da labirinti di canali e graticci. Per il ricambio delle acque oggi viene utilizzato un sistema di prese dal Volano. Sottoposta nel 1984 alla legge n. 1497 del 1939 (tutela delle bellezze naturali), riconosciuta nel 1981 zona umida di importanza internazionale per la Convenzione di Ramsar, la Valle Bertuzzi è oggi tutelata dal Parco Regionale emiliano-romagnolo dei Delta dei Po, ricadendo parte in zona B e parte in zona di Preparco. Tratto da Relazione scientifica presentata al Convegno "Le Pianure - conoscenza e salvaguardia" svolto a Ferrara, novembre 1999. Autore: Marco Bondesan, Dip. Scienze della terra, Università di Ferrara. Altre informazioni sul geosito
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Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Geositi vicini
Bibliografia
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