Rilievi formati da unità epiliguri che svettano sul substrato liguride, argilloso e caotico, lungo lo spartiacque tra i fiumi Setta e Reno, esemplari del legame tra struttura geologica ed evoluzione geomorfologica. Frane di crollo nei versanti più ripidi.
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Vigese - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Vigese - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo, parete rocciosa
Montovolo, parete rocciosa
Montovolo, parete rocciosa - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo, parete rocciosa - Foto Archivio Servizio Geologico
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Montovolo e Monte Vigese - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
Superficie totale: 488.27 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Queste due bellissime montagne hanno una mole particolarmente imponente e formano un paesaggio peculiare, segnato dai profili piramidale del Montovolo e trapezoidale di Monte Vigese, in netto contrasto con le pendici argillose sottostanti, dove si estendono aree calanchive e numerose frane attive. I versanti sono molto ripidi, in parte densamente boscati e in parte segnati da estesi affioramenti rocciosi, dove la fratturazione delle rocce determina la presenza di frane di crollo.
Alla base dei versanti affiorano le Arenarie di Anconella (Membro di Anconella delle Marne di Antognola), che nel Monte Vigese forma una estesa parte del fianco occidentale, mentre l'intera loro mole è costituita da membri arenacei della Formazione di Pantano. Questi ultimi sono spesso segnati da arenarie a stratificazione obliqua a varie scale, nelle quali risultano assenti i depositi risedimentati. Le facies a stratificazione obliqua sono ben evidenti soprattutto nella parte basale della formazione, passando passano verso l'alto a facies più distali.
Un'arenaria assai nota per la compattezza e la non facile logorabilità (BELLUZZI, 1927) era estratta dal versante settentrionale di Montovolo, fornendo un materiale idonee a produrre manufatti decorativi.
Esemplari le frane che segnano i fianchi di queste due montagne, sviluppandosi al contatto tra i materiali litoidi epiliguri e le sottostanti unità argillose liguri ed epiliguri. La parte alta di questi dissesti, con la nicchia di distacco e la zona immediatamente sottostante, evolve attraverso frane di crollo e scorrimenti di detrito, interessando la Formazione di Pantano e le Arenarie di Anconella, mentre la parte che segue a valle si evolve con meccanismi del tipo scorrimento traslativo e/o con estese colate di fango. Alla base delle pareti rocciose si osservano anche tipiche falde di detrito, costituite da blocchi anche di dimensioni metriche, accumulati per crolli e scivolamenti, di materiali rocciosi. Per la loro struttura geologica, alla base di Montovolo e Monte Vigese si trovano diverse sorgenti.
"Revisione litostratigrafica dell'unità Bismantova (Miocene epiligure, Appennino Settentrionale)" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1996] Bollettino della Società Geologica Italiana, 115, 355-367.
"Le unità epiliguri mioceniche nel settore emiliano dell'Appennino Settentrionale. Biostratigrafia, stratigrafia sequenziale e implicazioni litostratigrafiche" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1993] Paleopelagos, 3, 209-241
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Correlazioni stratigrafiche e sequenze deposizionali nel Miocene epiligure delle Formazioni di Bismantova, S. Marino e M. Fumaiolo (Appennino settentrionale)" - Amorosi A. [1992] Giornale di Geologia, 54/1, 95-105.
"Stratigrafia e sedimentologia del Miocene epiligure tra le valli del Panaro e del Marecchia (Appennino settentrionale)" - Amorosi A. [1992] Tesi di Dottorato - IV Ciclo, Università di Bologna. 205 pp.
"Introduzione alla geologia del settore sud-orientale dell'Appennino emiliano." - BETTELLI G. & PANINI F. [1992] In: Guida alla traversata dell'Appennino settentrionale. 76a Riunione Estiva-Congresso della S.G.I. Firenze, 16-20 Settembre 1992, 207-240.
"Le pietre da costruzione della provincia di Bologna. I)° Le arenarie calcarifere
di Montovolo." - BELLUZZI O. [1927] Le Industrie del Cemento, 6.
Avvertenze
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