Geologia, sismica e suoli

Sassi Simone e Simoncello

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Geosito di rilevanza regionale

Spettacolari rilevi di forma tabulare in risalto lungo lo spartiacque tra Marecchia, Conca e Foglia, costituiti da calacareniti della Formazione di San Marino sulle unità della coltre della val Marecchia, in affioramento a sud nei calanchi del Torrente Torbello.

Punto di interesse 16 della "Carta degli itinerari geologico ambientali nella Val Marecchia"

Sasso Simone e Simoncello - Foto Archivio Servizio Geologico
Sasso Simone e Simoncello - Foto Archivio Servizio Geologico
Sasso Simone e Simoncello - Foto Archivio Servizio Geologico
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Sasso Simone - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Simoncello - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Geografia
  • Superficie totale: 343.85 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Si tratta di un'area molto rappresentativa della coltre della Val Marecchia; su un'estensione di argille delle unità liguri (dette brecce poligeniche di Sasso Simone e Simoncello - Conti, 1994) in affioramento a sud nei calanchi del T. Torbello, sono "appoggiati" questi due rilievi calcarenitici (Formazione di San Marino). I sassi sono esemplari nel quadro del paesaggio dell'alta val Marecchia, dove i contrasti di erodibilità tra le unità argillose liguri e le soprastanti unità epiliguri, più competenti, danno origine a rilievi isolati delimitati spesso da scarpate sub verticali. Queste rupi si elevano quindi con notevole energia sui circostanti versanti a debole acclività, segnati da calanchi e frane.

I versanti che circondano i Sassi presentano due facce molto diverse tra loro: verso nord i pendii argillosi sono scarsamente acclivi e densamente ammantati da un esteso bosco, che supera gli 800 ettari, formato quasi esclusivamente dal cerro (con carpino bianco e bellissimi agrifogli). Il cerro è una quercia (Quercus cerris) tipicamente legata alla fascia collinare, che in questa situazione, favorita dalla presenza del suolo argilloso che predilige, supera il suo limite altitudinale, raggiungendo i 1100 metri di quota ed andando ad occupare la fascia altitudinale del faggio. Il faggio ha qui uno sviluppo fortemente limitato, anzi "bloccato" (blocco edafico) dalla presenza del suolo argilloso, e tornerà a dominare la scena attorno ai sassi, dove si estendono le coltri di detriti di natura calcarea. Il sottobosco della cerreta è ricco di numerose specie protette, che fioriscono dalla primavera all'estate.Verso sud invece si approfondiscono estesi bacini calanchivi, che formano le testate del torrente Torbellino e del Torrente Seminico (quest'ultimo tributario del Foglia), nei quali sono ben visibili le argille della coltre ligure.

Esemplari e ben riconoscibili, sia da lontano che da vicino, sono le forme che indicano i fenomeni di lento scivolamento (lateral spreading) delle masse rocciose rigide sulle argille sottostanti, con una evidente distensione della compagine rocciosa e la conseguente formazione di crepe, avvallamenti, valloni che si aprono sui pianori sommitali e lungo le pareti dei Sassi.

La peculiare posizione dominante, al confine tra Granducato di Toscana e Montefeltro, fece nascere l'idea a Cosimo de' Medici di edificare sul Sasso Simone una città fortificata, chiamata Città del Sole, le cui breve sorte fu dettata dalla severità del clima e dalle conseguenti frane. Si trovano ancora i resti della strada lastricata che saliva alla città, assieme a quelli di alcuni edifici e della parte basale delle mura difensive. La formazione di San Marino è costituita da calcari organogeni grigi e calcareniti bianco-grigiastre ricche in bioclasti. I calcari organogeni sono formati da frammenti o resti integri di briozoi, alghe calcaree, rodoliti, echinidi, molluschi (in particolare ostreidi e pectinidi) e macroforaminiferi. I livelli meno carbonatici e più sabbiosi, sono frequentemente bioturbati con ricorrenti tracce fossili. La stratificazione è concavo-convessa, talora parallela, ondulata ed incrociata con megaripples: queste strutture sono indice di una sedimentazione avvenuta su fondali poco profondi che risentivano dell'azione di maree, correnti costiere e moto ondoso di tempesta. La formazione è riferibile all'intervallo Burdigaliano superiore-Langhiano inferiore (Ricci Lucchi 1964, Conti 1994, Roveri et alii 1999 e Ruggeri 1970), mentre per Amorosi (1992b) e Catanzariti et alii (2002) è limitata al Burdigaliano superiore. Le calcareniti diventano verso l'alto siltoso-sabbiose e glauconitiche, dove si osserva il passaggio graduale alle soprastanti arenarie della Formazione del Monte Fumaiolo, indicando un aumento degli apporti terrigeni che chiudono il sistema deposizionale carbonatico.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Stratigrafico - Sedimentologico - Carsico ipogeo;
Geotipi presenti: Calanchi - Cavità naturale - Rupe - Successione stratigrafica - Strutture sedimentarie;
Interessi contestuali: Storico [Nel XVI° il duca Cosimo de' Medici , con finalità di controllo militare del territorio, fondò una cittadella fortificata sul pianoro sommitale del Sasso Simone, ispirata alla città idela del rinascimento aveva come simbolo il sole. Le grandi difficoltà ambientali ne causarono l'abbandono.] - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione
Itinerari geologico ambientali nella valle del Marecchia.

Il sito propone un percorso attraverso l'intera vallata del Marecchia, alla scoperta dei suoi tesori geologici. Le bellezze geologico ambientali sono illustrate grazie a 20 punti di interesse, dalla foce alla sorgente del Fiume Marecchia.

Il geosito si raggiunge percorrendo l'Alta Via dei Parchi

Geositi vicini
Bibliografia
"Geologia dell'Appennino marchigiano-romagnolo tra le valli del Savio e del Foglia" - CONTI S. [1989] Boll. Soc. Geol. It, 108, pp.453-489.
"Ricerche sedimentologiche sui lembi alloctoni della Val Marecchia (Miocene inferiore e medio)." - RICCI LUCCHI F. [1964] G. Geol., 32: 545-650, Bologna.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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