Frana di Acquanera - Tiglio
![]() Geosito di rilevanza localeFrana complessa, caratterizzata da uno scivolamento traslativo nella parte alta e da una colata detritica al piede, che si sviluppa dalla Costa dell'Alpe fino al Rio della Lecca, per una lunghezza di quasi 2 chilometri .
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
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Descrizione
Il paesaggio della provincia di Parma e Piacenza è caratterizzato da alcune morfologie la cui genesi è da ricondurre all'assetto geologico-strutturale delle rocce affioranti. In qeste situazioni si possono sviluppare frane complesse, costituite dalla combinazione di due o più tipologie di movimento, in questo caso da scivolamento in roccia (block-slide), che si evolve al fronte in scivolamenti o colate in detrito. Le morfologie che si sviluppano lungo i versanti interessati da queste dinamiche sono molto diffuse e rappresentano un elemento tipico del paesaggio dell'area. La frana di Acquanera si imposta nella sua parte alta nelle Serpentine che occupano il rilievo della Costa dell'Alpe, dislocandole in modo molto evidente. Nella parte bassa la frana interessa le torbiditi del Flysch ad Elmintoidi di Monte Caio, qui molto deformato e dislocato. Per questa frana, fra gli eventi di riattivazione parossistica, si ricorda quello di fine novembre del 2002, che ha interessato anche l'acquedotto della Val Lecca. La colata di fango e detriti ha invaso e interrotto la strada per Acquanera, mentre i due abitati di Tiglio ed Acquanera non sono stati interessati dal fenomeno. Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).Altre informazioni sul geosito
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Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Link utili
![]() Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio parmense.
Avvertenze
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