Tratto del crinale tra la valle del Samoggia e del Lavino ampiamente segnato da morfologie sub pianeggianti, la cui origine è da riferire a condizioni climatiche e morfologiche passate. Si tratta di una paleosuperficie rivestita da sedimenti loessici.
Tolè - Foto Archivio Servizio Geologico
Tolè - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 278.41 ettari.
Quota altimetrica minima 569.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 705.2m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Tra Montepastore e Tolè, lungo lo spartiacque che separa i torrenti Samoggia, Lavino ed il fiume Reno, si osserva una estesa area caratterizzata da morfologie subpianeggianti. Si tratta di un vero e proprio altopiano che si estende per oltre 8 km in senso SO-NE, tra le quote di 530 e 670 m s.l.m. L'altopiano rappresenta una forma relitta, una paleosuperficie rivestita da sedimenti loessici.
Per la sua origine, per ciò che testimonia e per lo straordinario effetto che ha sul paesaggio (è l'unico altopiano così esteso nella provincia di Bologna), si tratta senza dubbio di una zona meritevole di tutela e con una notevole valenza didattica e divulgativa.
Il sito si raggiunge percorrendo la Piccola Cassia
Geositi vicini
Link utili
Piccola Cassia (https://camminiemiliaromagna.it/it/piccola_cassia)
La Piccola Cassia è un'antica strada che risale alla fondazione delle colonie romane in Val Padana e che continuava, verso Nord, l'itinerario della più famosa Via Cassia, attraversando il territorio montano tra Modena e Bologna. L'itinerario è oggi un tragitto di circa 170 km che attraversa un paesaggio che va dalla fertile pianura centuriata alle colline dei calanchi e dei vigneti, per poi salire verso i fitti boschi montani e le grandi praterie del crinale appenninico.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.