Bacini calanchivi lungo la sponda destra del T. Samoggia, soggetti a una rapida evoluzione per l'intensa erosione fluviale che agisce al piede dei calanchi. All'interno delle argille sono segnalati ritrovamenti di piriti e septarie.
Il Samoggia - Foto Archivio Servizio Geologico
Il Samoggia - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 16.78 ettari.
Quota altimetrica minima 223.9m. s.l.m., quota altimetrica massima 313.6m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Si tratta di piccoli bacini calanchivi il cui piede si raccorda direttamente al greto del T. Samoggia. Vi affiorano le argille riferite al Membro di Poggio della Formazione di Savigno. Lo scalzamento operato dalle acque del torrente al piede di questi versanti argillosi determina la continua mobilizzazione di movimenti franosi di crollo, con la caduta di grossi blocchi dalle ripidissime pendici argillose. Il paesaggio fluviale lungo questo tratto è caratterizzato dal forte contrasto tra il greto, che si presenta come una bianca superficie, e le scure e aspre balze argillose, con un notevole effetto scenico. Da segnalare che tra queste argille si trovano piccole piriti.
L'ampio alveo in questo tratto è strutturato in diversi canali separati da barre ciottolose, dove sono frequenti le palle di argilla corazzate, elementi tipici nei torrenti appenninici le cui valli presentano versanti argillosi.
Fra le specie vegetali si riconoscono i bassi cuscinetti di Ononis masquillieri, una leguminosa a fiore rosa endemica dell'Emilia-Romagna e delle Marche, che cresce esclusivamente su substrati argillosi.
Interessi contestuali: Paesaggistico [Il paesaggio fluviale lungo questo tratto è caratterizzato dal forte contrasto tra il greto, che si presenta come una bianca superficie, e le scure e aspre balze argillose, con un notevole effetto scenico.] - Botanico [Stazione di Ononis masquillieri, leguminosa a fiore rosa endemica dell'Emilia-Romagna e delle Marche, che cresce esclusivamente su substrati argillosi];
Valenze: Scientifico - Escursionistico [Area toccata dal Sentiero Samoggia, da cui si possono raggiunge, guadando il torrentem, le pareti calanchive];
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
"Mineralogia del bolognese" - Dal Rio G. [1980] Officina d'Arte Grafica Cacciari, Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.