Spettacolare affioramento lungo la parete meridionale del Monte Modino, in cui si osserva l'omonima formazione nella sua area tipo e le diverse litofacies che compongono la formazione argilloso-calcarea che sta alla sua base.
Prospettiva da sud del Monte Modino, lungo il sentiero CAI 509.
Prospettiva da sud del Monte Modino, lungo il sentiero CAI 509.
Il Monte Modino visto da sud.
Il Monte Modino visto da sud.
Affioramenti alla base del Monte Modino.
Affioramenti alla base del Monte Modino.
Dettagli lungo gli affioramenti che segnano la base della parete meridionale del Monte Modino.
Dettagli lungo gli affioramenti che segnano la base della parete meridionale del Monte Modino.
Geografia
Superficie totale: 149.87 ettari.
Quota altimetrica minima 943.5m. s.l.m., quota altimetrica massima 1541.8m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Spettacolare affioramento lungo la parete meridionale del Monte Modino, in cui si osserva l'omonima formazione nella sua area tipo.
Per osservare questa parete e le diverse litofacies che compongono la formazione argillosocalcarea che sta alla basale della Successione di M. Modino, si consiglia di percorrere dalla valle delle Tagliole la strada per l'abitato di Rotari. In prossimità di Cà di Bicci è visibile, lungo il fianco meridionale di M. Modino, il contatto tra le Arenarie di M. Modino e le sottostanti Marne di Marmoreto. Raggiunto il valico (1362 m), in prossimità di un cippo devozionale, si prende la strada forestale che collega la carrozzabile Dogana-Rotari con la Strada del Duca. Dopo un breve tratto in salita, la strada ridiscende.
In successione rovesciata si osservano: - argilliti scure, manganesifere, con rari livelletti siltitici molto boudinati e spezzoni di strati calcarenitici; - livello di brecce a clasti centimetrici e decimetrici a elementi calcarei per lo più di palombini; - livello di brecce noto come "brecce della Strada del Duca", di spessore variabile (circa un metro nella zona della sezione, ma che raggiunge alcuni metri nelle zone limitrofe). Nella breccia, grano-sostenuta e gradata, sono macroscopicamente riconoscibili abbondanti clasti di dolomie e selci verdi tipo diaspri; - livello di brecce a clasti calcarei; - argilliti variegate verdi e nere con intercalazioni di calcareniti grigie gradate con liste di selce scura e in strati di spessore compreso fra 10 e 30 cm; - brecce non gradate a elementi calcarei e argillitici con clasti fino a qualche dm e livelli discontinui di calcareniti e calciruditi.
L'età attribuita alle argille variegate della zona della Strada del Duca è dubitativamente riferibile al Cretaceo inf. (circa 135 milioni di anni), ma non si esclude un'età relativamente più recente (Mochi et al., 1995).
Da questo punto, verso sud, sono visibili le arenarie del Macigno; mentre, verso nord, si ha una bella panoramica del versante meridionale del M. Modino con le arenarie omonime, interessate , in epoca storica, da una "grandiosa" frana di tipo roto-traslativo (Pantanelli e Santi, 1896; Almagià, 1959).
"Biostratigrafia a nannofossili calcarei della parte basale della successione del M. Modino (nell'area dei fogli 234 e 235) ed evoluzione strutturale dell'unità omonima." - MOCHI A., PLESI G. & VILLA G [1995] Studi Geologici Camerti, 13, 39-73.
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"La geologia dell'alto Appennino modenese tra Civago e Fanano e considerazioni geotettoniche sull'Unità di M. Modino - M. Cervarola." - REUTTER K.J. [1969] Acta Naturalia, Ateneo Parmense, 5(2), 1-86.
"Studi geografici sopra le frane in Italia" - Almagià R. [1907] L'Appennino Settentrionale ed il Pedeappennino Tosco-Romano, Vol. I, Parte Generale. Mem. Soc. Geogr. It., 13.
"L'Appennino Modenese." - PANTANELLI D. & SANTI V. [1896] Ed. L. Cappelli, pp. 350, Rocca San Casciano. Ristampa 1996, Adelmo Iaccheri Editore, Pavullo nel Frignano.
Avvertenze
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