Val PessolaGeosito di rilevanza regionaleArea caratterizzata da spettacolari affioramenti nei quali si osserva in modo esemplare il passaggio tra le Marne di Montepiano e la Formazione di Ranzano, quest'ultima segnata da facies caotiche esposte estesamente nelle pareti rocciose del versante sinistro.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
A partire dalla confluenza con il rio Molinetto, la riva sinistra del Pessola è segnata da un'alta parete rocciosa in cui è spettacolarmente esposto il passaggio tra le Marne di Monte Piano e la Formazione di Ranzano. Le prime, che formano la base dell'affioramento, sono ben riconoscibili per il colore grigio-verde e rosato, mentre la Formazione di Ranzano è caratterizzata dall'alternanza di livelli arenacei di colore bruno e marnosi di colore grigio chiaro. Attraversando l'ampio greto si raggiunge l'affioramento dove è possibile osservare nel dettaglio le strutture presenti all'interno dei letti arenacei della Formazione di Ranzano. Alcuni di questi sono costituiti da strati spessi e molto spessi di arenarie grossolane che mostrano una mal sviluppata gradazione e che comprendono livelli ricchi in piccoli ciottoli (i tipi litologici più rappresentati sono frammenti di rocce ofiolitiche, carbonatiche e diaspri), e livelli di inclusi pelitici (clay chips). All'interno di questi strati si osservano anche numerose forme sferoidali che risaltano per effetto dell'erosione selettiva poiché sono caratterizzate da una maggiore cementazione. Subito a valle di questo affioramento, si osserva una parete in cui sono esposti spessi strati arenacei della Formazione di Ranzano, debolmente inclinati, che giacciono al di sotto di uno spesso livello di frana sottomarina. Quest'ultimo (Membro di Varano de' Melegari - litofacies caotica), è rappresentato da un insieme roccioso dall'aspetto assai "disordinato" nel quale spiccano diversi frammenti arenacei di colore beige-marrone-giallastro, talora molto voluminosi, piegati e contorti, disposti in modo caotico in una "matrice" prevalentemente argilloso-marnosa, di colore grigio. Nella parte alta di questa parete è possibile focalizzare un sottile spessore in cui si notano alcuni strati indeformati, che rappresentano la ripresa della sedimentazione al di sopra del corpo di frana. A valle della confluenza con il rio Buffarola, che si unisce al Pessola con una piccola cascata, il greto è ancora affiancato da affioramenti del livello caotico osservato prima, in cui si distinguono, inglobati nelle argille marnose, voluminosi spezzoni di successione arenacea disarticolati e piegati. Verso la testata di questo affluente si osservano le creste rocciose che movimentano il tratto di crinale tra Specchio e il M. Legnago, dove ancora affiora questo importante livello di frana sottomarina, di cui si può apprezzare il notevole spessore, che in val Pessola supera i 400 m. Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Geomorfologico - Sedimentologico;
Geotipi presenti: Falda di detrito - Frana - Rupe - Frana sottomarina, slump - Passaggio stratigrafico - Successione stratigrafica - Strutture sedimentarie;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Geositi vicini
Bibliografia
"Litostratigrafia della Formazione di Ranzano (Priaboniano-Rupeliano, Appennino Settentrionale e Bacino Terziario Piemontese)." - MARTELLI L., CIBIN U., DI GIULIO A., CATANZARITI R. [1998] Boll. Soc. Geol. It., 117: 151-185.
"Paleocorrenti e caratteri sedimentologici delle Arenarie di Ranzano tra la Val Tidone e la Val Taro (Appennino settentrionale)" - MUTTI, E., De Rosa, E. and Saccani, G. [1965] Riv. Ital. Paleont. Stratigr., 71, 565?602.
Avvertenze
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