Geologia, sismica e suoli

Gessi di Montescudo

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Geosito di rilevanza locale - area carsica

Lembo gessoso in cui si sviluppa alla testata del Rio di Mandrio, in destra idrografica del T. Marano, all'interno del quale si sviluppa un piccolo traforo idrogeologico.

Dolina di ingresso alla grotta - foto Archivio Ronda Speleologica Imolese
Dolina di ingresso alla grotta - foto Archivio Ronda Speleologica Imolese
Dolina di ingresso alla grotta - foto Archivio Ronda Speleologica Imolese
I gessi di Montescudo visti dal Castello di Onferno
I gessi di Montescudo visti dal Castello di Onferno
I gessi di Montescudo visti dal Castello di Onferno
Geografia
  • Superficie totale: 6.35 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Affioramento gessoso intercalato alla Formazione delle Argille di Casa i Gessi, segnato da una piccola rupe lungo il fianco sinistro della testata del rio di Mandrio, affluente in destra del torrente Marano. Il gesso presenta una struttura a grandi cristalli, anche pluricentimetrici, che spesso presentano le caratteristiche geminazioni a coda di rondine tipiche di questo minerale. Presso il vicino crinale, al confine con le Marche, svetta il rilievo di Monte del Gesso, nel quale la successione Gessoso-Solfifera affiora estesamente con alcune spesse banconate. Presso i gessi di Montescudo si trova una piccola valle chiusa e due inghiottitoi attivi danno accesso alla Grotta di Pasqua di Montescudo: il primo inizia con un pozzo oltre il quale si trovano meandri e altri pozzetti che, verso valle, portano alla strettoia di collegamento con il resto del complesso; il secondo, a sua volta, si apre tra massi di crollo di gesso e dà accesso alla parte principale della cavità che con gallerie, meandri, cunicoli e pozzi, raggiunge dopo circa 400 m un ingresso basso, posto alla base di una parete. Il torrente che qua scorre riceve anche le acque drenate dal primo inghiottitoio per poi diventare, un centinaio di metri più a valle, impercorribile. Tutte le acque convogliate nella cavità fuoriescono dall'ingresso basso attraverso una piccola polla. La grotta si sviluppa in modo abbastanza complesso su più livelli e con alcuni rami laterali. Gran parte dei suoi meandri e delle sue gallerie sono attualmente fossili e interessati da rari stillicidi. Numerosi e tipici sono sulle pareti i solchi di dissoluzione torrentizia, spesso sovrapposti. In alcune zone si trovano concrezioni calcaree ed infiorescenze gessose. Lo stato di conservazione della grotta è buono. L'accessibilità all'interno della grotta è per esperti.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Carsico ipogeo - Carsico epigeo - Carsico epigeo;
Geotipi presenti: Cavità naturale - Rupe;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Speleologico;
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione
Poco prima dell?abitato di Gesso (comune di Montescudo) si percorre la strada situata sul retro di una cava tuttora in attività, e, mantenendo la sinistra, se ne attraversa il piazzale di servizio tra una pesa, un frantoio e un silos. Si avanza quindi a piedi su strada sterrata per poi proseguire, dopo poco, in direzione nord fino a raggiungere, dopo 500 m, sulla destra, una boscosa dolina.
Geositi vicini
Bibliografia
"Speleologia e geositi carsici in Emilia-Romagna" - AA.VV. a cura di Piero Lucci, Antonio Rossi [2011] Regione Emilia-Romagna, Pendragon.
"I beni geomorfologici nel riminese" - Zaghini M. [1994] Studi Romagnoli, XLV.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.

 
 
 
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