Serra del Zanchetto
![]() Geosito di rilevanza localeEstesa ofiolite gabbro-serpentinitica interessata in passato da attività estrattiva. Ritrovamenti storici di calcite, datolite, analcime, dolomite.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
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Descrizione
Lungo il crinale tra Limentra e Brasimone, in prossimità di Serra del Zanchetto, è presente un interessantissimo affioramento che si estende verso la sella di Porranceto e che è stato recentemente minacciato dall'apertura di una "miniera" per ricavare fedspati (silicati di calcio e alluminio utilizzati nell'industria ceramica). Si tratta di rocce dai toni scuri che vanno dal nero blu-azzurrognolo delle serpentiniti al verde acqua delle porzioni tenerissime e untuose al tatto per la abbondanza di talco. In questo affioramento si incontrano ammassi di dimensioni variabili dove spiccano, come in un insolito manto maculato, due minerali diversi: il pirosseno, scuro e metallico dai riflessi verde oliva, e il plagioclasio, bianco latteo; entrambi tipici componenti del gabbro, roccia ricca in silicati di ferro, magnesio e calcio solidificatasi a partire da un magma basico raffreddatosi molto lentamente in sacche magmatiche poste sotto le antiche dorsali che attraversavano il piccolo Oceano Ligure. Nella zona soprastante i piazzali gli scuri affioramenti si fanno sporadici, e vanno ad interrompere una copertura vegetale costituita da rimboschimenti a pino nero e lembi di bosco naturale, tra cui cresce cerro, carpino nero, frassino, ginestra dei carbonai, e numerose specie di orchidee. Bombicci scrive: Il terreno della Serra è quasi deserto, ed è presso che nudo accanto alla emersione di serpentinite. Quello circostante è scarsamente coltivato, vestito interrottamente da basso bosco, da cespuglieti. La cupola ofiolitica vi è conosciuta per un perimetro di circa un chilometro nel suo rilievo scoperto. Essa fa parte di quella specie di arcipelago che i trabocchi sottomarini di eufotide e di serpentinite fanno apparire fra le gole e i valloni dell'Appennino bolognese... Alla superficie, questa cupola è profondamente alterata, corrosa, smantellata. Essa è largamente coperta dallo sbriciolamento delle eufotidi, della serpentinite, delle oficalci e delle ofisilici. Tuttavia le erosioni e le spaccature più penetranti mettono talvolta a nudo tutte queste rocce nella loro condizione di perfetta integrità. Guardandola a distanza sembra una piccola e franosa collina, sull'altopiano della Serra.
Altre informazioni sul geosito
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Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Geositi vicini
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