Geologia, sismica e suoli

Serra del Zanchetto

223   

Geosito di rilevanza locale

Estesa ofiolite gabbro-serpentinitica interessata in passato da attività estrattiva. Ritrovamenti storici di calcite, datolite, analcime, dolomite.

Zanchetto - Foto Archivio Servizio Geologico
Zanchetto - Foto Archivio Servizio Geologico
Zanchetto - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 11.09 ettari.
  • Quota altimetrica minima 829.6m. s.l.m., quota altimetrica massima 939.2m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Lungo il crinale tra Limentra e Brasimone, in prossimità di Serra del Zanchetto, è presente un interessantissimo affioramento che si estende verso la sella di Porranceto e che è stato recentemente minacciato dall'apertura di una "miniera" per ricavare fedspati (silicati di calcio e alluminio utilizzati nell'industria ceramica). Si tratta di rocce dai toni scuri che vanno dal nero blu-azzurrognolo delle serpentiniti al verde acqua delle porzioni tenerissime e untuose al tatto per la abbondanza di talco.

In questo affioramento si incontrano ammassi di dimensioni variabili dove spiccano, come in un insolito manto maculato, due minerali diversi: il pirosseno, scuro e metallico dai riflessi verde oliva, e il plagioclasio, bianco latteo; entrambi tipici componenti del gabbro, roccia ricca in silicati di ferro, magnesio e calcio solidificatasi a partire da un magma basico raffreddatosi molto lentamente in sacche magmatiche poste sotto le antiche dorsali che attraversavano il piccolo Oceano Ligure.

Nella zona soprastante i piazzali gli scuri affioramenti si fanno sporadici, e vanno ad interrompere una copertura vegetale costituita da rimboschimenti a pino nero e lembi di bosco naturale, tra cui cresce cerro, carpino nero, frassino, ginestra dei carbonai, e numerose specie di orchidee.

Bombicci scrive: Il terreno della Serra è quasi deserto, ed è presso che nudo accanto alla emersione di serpentinite.

Quello circostante è scarsamente coltivato, vestito interrottamente da basso bosco, da cespuglieti. La cupola ofiolitica vi è conosciuta per un perimetro di circa un chilometro nel suo rilievo scoperto.

Essa fa parte di quella specie di arcipelago che i trabocchi sottomarini di eufotide e di serpentinite fanno apparire fra le gole e i valloni dell'Appennino bolognese... Alla superficie, questa cupola è profondamente alterata, corrosa, smantellata. Essa è largamente coperta dallo sbriciolamento delle eufotidi, della serpentinite, delle oficalci e delle ofisilici. Tuttavia le erosioni e le spaccature più penetranti mettono talvolta a nudo tutte queste rocce nella loro condizione di perfetta integrità.

Guardandola a distanza sembra una piccola e franosa collina, sull'altopiano della Serra.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Mineralogico;
Geotipi presenti: Analcime - Calcite - Datolite - Dolomite;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
 Doppio click per avvicinare la mappa, click + sposta per muoverla
Geositi vicini
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.

 
 
 
Strumenti personali

Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271

Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it