Geologia, sismica e suoli

Monte Cusna

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Geosito di rilevanza regionale

La più alta montagna reggiana è posta per cause strutturali a nord del crinale principale ed è segnata da un assetto geologico complesso: l'accavallamento delle Arenarie del Monte Modino, marcato da una anticlinale rovesciata, su unità marnoso-argillose.

Cima del Monte Cusna
Cima del Monte Cusna
Cima del Monte Cusna
Cima del Monte Cusna
Cima del Monte Cusna
Cima del Monte Cusna
Versante occidentale del Monte Cusna
Versante occidentale del Monte Cusna
Versante occidentale del Monte Cusna
Monte Cusna - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Cusna - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Cusna - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 111.04 ettari.
  • Quota altimetrica minima 1793.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 2111.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Il Monte Cusna è il più alto rilievo della montagna reggiana, pur trovandosi, come il Monte Cimone, a nord del crinale appenninico principale. Questa posizione delle vette più alte della catena appenninica "esterna" rispetto al crinale principale, viene legata a motivi di carattere strutturale, in particolare alla tettonica distensiva delle aree retrostanti il fronte della catena, che avrebbe ribassato i settori del crinale principale.

Il monte Cusna è caratterizzato da un assetto geologico complesso: le Arenarie di Monte Modino, che ne formano la sommità, si trovano accavallate su un complesso insieme di scaglie tettoniche a litologia marnosa e argillosa (Argilliti variegate con calcari, Argille di Fiumalbo, Formazione dell'Abetina Reale, Marne di Marmoreto), e l'accavallamento è tipicamente segnato al fronte da una anticlinale rovesciata, ben visibile lungo il versante sud occidentale del Monte, dove la giacitura degli strati è resa maggiormente evidente dalla selezione erosiva.

In questa zona è segnalata anche la presenza di una frana per scivolamento in blocco.

Lungo il versante nord-orientale si osserva un ampio circo glaciale con estesi depositi morenici, rimodellato nel suo insieme da numerosi solchi erosivi.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Geomorfologico - Strutturale;
Geotipi presenti: Accavallamento - Anticlinale rovesciata - Circo glaciale - Deformazioni gravitative profonde di versante - Successione stratigrafica;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: difficile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Sovrascorrimenti e strutture associate dell'alto Appennino emiliano fra il Passo di Lagastrello e il M. Cimone." - CHICCHI S. & PLESI G. [1991] Studi Geologici Camerti, Vol. Spec. (1990), 99-108.
"Il paesaggio fisico dell'Alto Appennino emiliano" - AA. VV. [1988] Grafis Edizioni.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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