Geologia, sismica e suoli

Monte Sole

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Geosito di rilevanza locale

Il versante meridionale di Monte Sole è segnato da un esteso affioramento in cui è ben esposta la parte inferiore della Formazione di Pantano, nella quale è possibile individuare alcuni strati calcarenitici correlati a quelli del Monte Santa Barbara.

Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Sole - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
  • Superficie totale: 17.18 ettari.
  • Quota altimetrica minima 491.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 660m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Lungo gli affioramenti che segnano la parete meridionale di Monte Sole, si osserva il passaggio tra le Marne di Antognola, la Formazione di Contignaco e, infine, quella di Pantano, caratterizzata dalla successione di strati marnoso-siltosi grigi ai quali sono intercalati corpi arenacei di colore giallastro messi in risalto dall'erosione selettiva.

Alla sommità dell'affioramento risalta un pronunciato cornicione roccioso di colore giallastro, formato da alcuni strati di colore giallastro, costituiti da una grossolana calcarenite. Questo livello, caratterizzato da strati più cementati di quelli sotto e soprastanti, appartiene alla parte inferiore della Formazione di Pantano (riferita al Membro d Calvenzano).

Serafino Calindri, nelle sue minuziose descrizioni settecentesche, lo rileva con estrema chiarezza: "un grosso banco di arenaria indurito a consistenza di scoglio, che forma la vetta di Monte Sole, o dire si voglia il suo cappèllo?".

Le calcareniti di Monte Sole, che si osservano anche sul monte Santa Barbara, sono contemporanee agli spessi banconi arenacei della vicina rupe di Calvenzano, nella quale il potente corpo arenaceo di forma marcatamente lenticolare testimonia come gli strati sabbiosi abbiamo colmato una pronunciata depressione che si era venuta a creare nei fondali marini miocenici a seguito delle dislocazioni tettoniche avvenute quando iniziò la sedimentazione della Formazione di Pantano. I materiali sabbiosi che colmarono la depressione erano trasportati da flussi di tipo torbiditico e gli spessi banconi di Calvenzano, frutto di questo particolare tipo di sedimentazione, si prolungano lateralmente sfrangiandosi in strati di arenaria più sottili, intervallati a depositi più fini, che corrispondono alle calcareniti delle pendici meridionali dei monti Sole e Santa Barbara.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Geomorfologico;
Geotipi presenti: Rupe - Passaggio stratigrafico;
Interessi contestuali: Storico [Luoghi ove si compì l'eccidio nazifasciata di Marzabotto];
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"Revisione litostratigrafica dell'unità Bismantova (Miocene epiligure, Appennino Settentrionale)" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1996] Bollettino della Società Geologica Italiana, 115, 355-367.
"The upper Serravallian unconformity in the Epi-Ligurian units of the Bologna Apennines." - Amorosi A. & Spadafora E. [1995] Atti del Convegno "Rapporti Alpi-Appennino", Peveragno (CN), 31 Maggio-1 Giugno 1994. Scritti e Documenti dell'Accademia Nazionale delle Scienze, 14, 69-86.
"Le unità epiliguri mioceniche nel settore emiliano dell'Appennino Settentrionale. Biostratigrafia, stratigrafia sequenziale e implicazioni litostratigrafiche" - Amorosi A., Colalongo M.L. & Vaiani S. [1993] Paleopelagos, 3, 209-241
"Dizionario corografico, georgico, orittologico e storico dell'Italia, 1781-1785," - Calindri S. [1785] ristampa anastatica Forni, Bologna, 1978.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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