Spettacolare parete alla testata del rio Braine nella quale sono esposte le bancate ghiaiose della Formazione di Monterumici (area tipo), modellate in solchi erosivi separati da tozze creste e torrioni. Evidenti i passaggi interni arenarie-conglomerati.
Monterumici - Foto Archivio Servizio Geologico
Monterumici - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 3.94 ettari.
Quota altimetrica minima 478.1m. s.l.m., quota altimetrica massima 543m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Spettacolare parete alla testata del rio Braine nella quale sono esposte le banconate ghiaiose della Formazione di Monterumici (Ciclo 1.1 di Ricci Lucchi, Pliocene inferiore), quindi affioramento che rappresenta l'area tipo. La parete è modellata da brevi solchi erosivi, separati da tozze creste. Molto evidenti i passaggi tra i livelli conglomeratici e le lenti intercalate di arenarie.
Dalla sommità della rupe il panorama spazia sul versante opposto della valle del Savena, dove la Formazione di Monterumici è esposta nelle grandi estensioni della cava che ne sfrutta i potenti livelli conglomeratici.
Via degli Dei (https://camminiemiliaromagna.it/it/via_degli_dei/)
Tracciata originariamente intorno al VII-IV secolo A.C., e sistemata definitivamente nel periodo romano, con la caduta dell'Impero perse parte della pavimentazione originaria, riducendosi ad un piccolo sentiero. In tempi recenti è stato recuperato l'antico tracciato, che deve il suo nome ai toponimi montani attraversati: Monte Adone, Monte Venere, Monte Giunone. Oggi la Via degli Dei è uno straordinario percorso attrezzato che si snoda tra i paesaggi più suggestivi dell'Appennino Tosco-Emiliano
Bibliografia
"L'evoluzione del paesaggio geologico nell'Appennino bolognese" - Ricci Lucchi F. [1983] Natura e Montagna, n. 4. Bologna.
"Excursion Guidebook" - Ricci Lucchi F. [1981] 2° European Regional Meeting, 1981, Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.