Tratto di crinale dalla morfologia complessa, comprendene circhi glaciali relitti e depositi glaciali evoluti in frane quiescenti complesse e in DGPV. Il Lago Santo occupa il fondo del circo glaciale principale ed è sbarrato da un'alta collina morenica.
Geografia
Superficie totale: 106.94 ettari.
Quota altimetrica minima 1433.8m. s.l.m., quota altimetrica massima 1841.8m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Tratto di crinale dalla morfologia complessa, con resti di circhi glaciali scarsamente evidenti, rimodellati da processi erosivi e/o in parte compresi in movimenti franosi. I depositi glaciali più alti sono evoluti in frane quiescenti complesse, le masse rocciose formano contropendenze originatesi da frane di scorrimento in blocco o da deformazioni gravitative profonde (DGPV). In questo contesto la morfologia glaciale più bella ed evidente è l'ampio specchio d'acqua del Lago Santo, che occupa il fondo del circo glaciale principale ed è sbarrato da un alto cordone morenico. Una folta faggeta ne raggiunge le rive, interrotta solo da lingue di macereti con grandi massi tra i quali crescono felci, macchie di sambuco rosso e di fior di stecco.
Il geosito è in parte compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio parmense.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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