Cascate del DoccioneGeosito di rilevanza localeCascata strutturata in più salti contigui, su strati di Arenarie del Cervarola, inclinati a franapoggio. L'origine del gradino che determina il salto d'acqua è forse conseguente allo spostamento dell'alveo del torrente, provocato da una frana.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Le Cascate del Doccione, situate a circa 1190 m s.l.m., sono tra le più rilevanti ed imponenti dell'Appennino modenese e forse anche di tutto l'Appennino emiliano-romagnolo, almeno per portata idrica: infatti, ricevono la maggior parte delle acque della testata dell'alta Val Fellicarolo e precipitano, a valle della località Taburri, con più salti contigui, su strati di Arenarie del. Cervarola, inclinati a franapoggio. Probabilmente, il gradino che determina il salto della massa d'acqua è conseguente ad uno spostamento dell'alveo del torrente, provocato da una frana che, in epoca imprecisata, ne ha sbarrato il percorso, costringendo il corso d'acqua a superare lo sbarramento e a percorrere in poco più di 200 m un dislivello di 120 m, con una pendenza media del 40%, dando così origine ad una serie di cascate e rapide. Un'altra piccola cascata si osserva sul versante sinistro della valle, di fronte alla località Casulie: le acque del Fosso di Serra Alta precipitano, per una decina di metri, lungo una successione di strati di Arenarie del Cervarola, che formano una piccola piega a gomito. Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico;
Geotipi presenti: Cascata - Frana;
Interessi contestuali: Paesaggistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Opportunità di fruizione
La base delle cascate si raggiunge tramite un comodo e breve percorso a piedi con sentiero segnalato, che si diparte dal tornante della Strada Fellicarolo - Taburri, presso quota 1113 m, poco a monte della località Casulie; una buona panoramica della cascata si ha dai prati sottostanti agli edifici di questa località. La visita si raccomanda sia d'inverno, quando la cascata è ghiacciata, sia all'inizio della primavera, quando ancora il bosco di faggi è privo di foglie. Geositi vicini
Bibliografia
"Appennino Tosco Emiliano. Collana: Guide Geologiche Regionali, a cura della Società Geologica Italiana, coordinatore del volume Valerio Bortolotti." - AA. VV. [1992] BE-MA Editrice, Firenze.
"Il paesaggio fisico dell'Alto Appennino emiliano" - AA. VV. [1988] Grafis Edizioni.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità. |