Geologia, sismica e suoli

Piega anticlinale rovesciata di Roncoscaglia

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Geosito di rilevanza locale

Affioramento di Arenarie di Monte Cervarola interesaste da una anticlinale rovesciata pluriettometrica, il cui piano assiale è tracciabile lateralmente per almeno 1,5 Km, con un azimut di circa N110 e un'inclinazione di 30-50 gradi.

Geografia
  • Superficie totale: 2.44 ettari.
  • Quota altimetrica minima 909.2m. s.l.m., quota altimetrica massima 992.1m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Presso l'abitato di Roncoscaglia, raggiungibile tramite la S.S. 324 che da Sestola porta a Montecreto, si possono osservare le evidenze della presenza di una piega anticlinale rovesciata, con dimensione di diverse centinaia di metri, nella formazione delle Arenarie del M. Cervarola. Si tratta di una struttura plicativa rovesciata, il cui piano assiale si può ricostruire lateralmente per almeno 1,5 km (tra Ponte Gottola e Pino Solitario), con un azimut di circa N 110° e un'inclinazione di 30° ÷ 50°. Lo spessore della successione piegata è valutabile all'incirca in un centinaio di metri. La successione è costituita da un pacco di 5-10 metri di arenarie torbiditiche, in strati sottili, alternati a livelli centimetrici di peliti scure. A questa porzione di successione, che forma il nucleo della piega, succedono gli strati e banchi di arenarie medio-grossolane, d'origine torbiditica, tipiche della formazione.

Il fianco inferiore della piega (quello rovesciato) forma la parete quasi verticale, posta a ridosso del paese di Roncoscaglia (a sud dell'abitato). In prossimità della Croce, localizzata alla sommità della parete (raggiungibile facilmente tramite un sentiero segnato), si può osservare un primo affioramento del nucleo della piega, con gli strati sottili molto deformati, ripiegati e tagliati anche da strutture fragili (indicatori di movimento riconoscibili anche lungo la superficie degli strati ad indicare un meccanismo di piegamento flessurale). Risalendo poi il fosso a sud-ovest di Rondinara, è possibile osservare, lungo un tratto di circa un centinaio di metri, gli strati del fianco rovesciato, che aumentano sempre più di inclinazione procedendo verso monte, fino a verticalizzarsi e a passare alla polarità diritta oltre la zona del nucleo, ben visibile sul fianco sinistro del fosso medesimo.

Il nucleo della piega è inoltre riconoscibile da lontano, lungo la parete subverticale che forma il fianco settentrionale del M. Rondinara, come un livello di circa 15 m di spessore, di colore più scuro rispetto alle tipiche Arenarie del M. Cervarola. Un comodo punto di osservazione si colloca in corrispondenza della S. P. 31, circa 0,5-1 km dopo il bivio con la S.S. 324. Passando più a ovest, presso Montecreto, le evidenze di questa struttura si perdono forse a causa della presenza di faglie oppure per un'inclinazione verso occidente del suo asse.

Date le caratteristiche di affioramento, il sito nel suo complesso potrebbe rivestire le caratteristiche di laboratorio didattico all'aperto per esercitazioni di geologia strutturale, riguardanti l'apprendimento delle tecniche di ricostruzione di elementi strutturali plicativi cartografabili.

Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Strutturale;
Geotipi presenti: Anticlinale;
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